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Mefit come punto vaccini e tamponi, no da Asl e Regione. Il Comune: "Rivedere la scelta"

Il comune di Pescia, attraverso il sindaco facente funzioni Guja Guidi, ha scritto una lettera alla regione Toscana e al suo governatore Eugenio Giani e alla Asl Centro Toscana e al suo direttore generale Paolo Morello Marchese per manifestare il proprio disappunto per il diniego giunto a seguito dei sopralluoghi fatti alla struttura del Mefit, che il comune aveva fino da novembre candidato a ospitare l’hub per le vaccinazioni, specialmente come luogo adatto al sistema “Drive Through” che consente di vaccinare direttamente nelle automobili dei cittadini, abbattendo tempi e problematiche. Nella lettera Guidi conferma tutti gli elementi per i quali il comune valuta come ottimale il Mefit e chiede a regione Toscana e Asl Toscana Centro di rivedere la scelta e procedere con Pescia come hub vaccinale.

Il testo della lettera inviata a Giani e Morello Marchese

“Abbiamo chiesto, qualche giorno fa, all’ Asl e alla Regione Toscana di aprire un centro di vaccinazione a Pescia, presso il Mefit, con un progetto operativo preparato dai nostri uffici.

Una proposta nata dalla forte convinzione, che come Amministrazione poniamo con assoluta decisione, che i nostri concittadini siano vaccinati a Pescia, mettendo fine a queste forme di nomadismo sanitario a cui sono sottoposti.

Il modello "Drive Through", del resto, è già in corso in 138 città, tra cui la stessa Milano, proposto consentirebbe di effettuare un elevato numero di vaccini con una gestione semplice ed efficiente. Tale organizzazione potrebbe essere messa in opera in tempi rapidissimi presso l'area esterna appunto del Mefit.

Era previsto: ingresso e percorso dedicato, area verifica e compilazione dei moduli, area vaccinale (quattro postazioni), area registrazione, area di sosta postvaccino, uscita dedicata.

Questo sistema consentirebbe di effettuare in 14 ore di servizio circa 700 vaccinazioni al giorno, implementazione a seconda delle necessità. Una tale soluzione permetterebbe di vaccinare non solo i cittadini ma anche gran parte della Valdinievole in tempi estremamente rapidi, inoltre nella redazione del progetto sono stati rispettati tutti i parametri indicati dalla dirigenza ASL negli incontri precedenti.

A seguito di tutto ciò, abbiamo ricevuto dalle competenti autorità sanitarie una, diciamo, stringata risposta di diniego che così recita: al momento su specifica indicazione regionale le proposte drive through non vengono sviluppate ma potranno forse esserlo in un secondo momento.

Restiamo stupiti e meravigliati di fronte a tale risposta, vista l'insistenza e la forza con cui il Governo nazionale insiste sulla necessità di aumentare luoghi e numero delle vaccinazioni.

Visto poi che i drive through sono aperti in tanti luoghi, che a Roma Fiumicino in un parcheggio è aperto uno dei più grandi hub d'Italia, che a Venezia si vaccina su un vaporetto e in Sicilia nelle chiese, ci chiediamo quale e quando sarebbe l'eventuale "secondo momento" se non ora! Se appunto non sia proprio ora il "momento" e quindi la necessità di mettere in campo tutte le possibili soluzioni.

Non è accettabile che una eventuale "indicazione regionale", presa ormai mesi fa, di fronte alla virulenza e all'espansione della pandemia blocchi qualsiasi soluzione per l'aumento dei centri e del numero delle vaccinazioni.

La mancanza di scelte rapide e anche, se necessario, innovative ci espone tutti, come Pubblica Amministrazione, a responsabilità gravissime nei confronti dei nostri concittadini e in questo senso ribadiamo l'assoluta volontà di questo Ente di individuare e mettere in opera uno specifico Centro di vaccinazione in grado di ricevere un adeguato numero di cittadini.

Certi della vostra attenzione, porgiamo distinti saluti”

Fonte: Comune di Pescia

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