Firenze Fiera per la ripartenza: "Accesi i motori"
Si scrive Firenze Fiera e si legge società che gestisce eventi, congressi, meeting ed esposizioni nella città di Firenze. Oggi, 12 aprile, il presidente di Firenze Fiera, Lorenzo Becattini, è stato audito in commissione Controllo, guidata da Alessandro Capecchi (FdI) per uno sguardo a 360 gradi sulle varie manifestazioni nazionali ed internazionali in calendario in Fortezza da Basso, Palazzo dei Congressi e Palazzo degli Affari e, soprattutto, per fare il punto sulla situazione economica e finanziaria della società, sulla mission e le sue caratteristiche.
Come sottolineato dal presidente Capecchi: “Continua l’operazione trasparenza della commissione Controllo, impegnata a confrontarsi con gli enti e con le società partecipate dalla Regione, per guardare agli aspetti economico finanziari e alle eventuali difficoltà a raggiungere gli scopi”. “L’audizione con Becattini ha presentato una società che, accanto ad una perdita di bilancio registrata nel 2017, di circa 2 milioni di euro, ha visto la capacità di recupero nei successivi esercizi, nel 2018 e nel 2019, con bilanci di oltre18 milioni di euro, ben distanti dai soli 6 milioni del 2020, con una società che ha lavorato solo nei mesi di gennaio e febbraio, con una piccola finestra nel mese di luglio”.
Da qui le strategie ricordate da Becattini, dalla possibilità di poter accedere al Recovery fund, alla partecipazione allo specifico bando regionale, alle richieste avanzate a Simest, passando dalla partita fiscale sull’Imu, continuando ad investire e far leva sui 35 dipendenti, “primo valore della società”, per poter ripartire nel migliore dei modi, tra congressi, fiere dirette e indirette. Per ciò che concerne il personale dell’azienda Becattini ha ricordato che la spesa complessiva è rimasta pressoché stabile negli anni, ed ha parlato di una nota stonata: la mancata figura del direttore generale, carica “assunta” attualmente dal presidente, che ha fatto anche riferimento alla richiesta di pareri legali sulla natura giuridica di Firenze Fiera, tra società a partecipazione pubblica e a controllo pubblico.
“Abbiamo richiesto al presidente questi pareri, che si sono espressi per una società a partecipazione pubblica – ha affermato Capecchi – che garantisce maggiore elasticità e anche i bilanci degli ultimi anni, e lo abbiamo ringraziato per questo primo confronto, in vista di successive valutazioni sullo stato patrimoniale e sul finanziamento pubblico, accanto ad una visita della commissione alle strutture operative, quando sarà possibile”.
Becattini, parlando della propria esperienza, ha definito un “ritorno” quello a Firenze Fiera, avendo lavorato – come assessore all’economia del Comune di Firenze – al percorso di fusione delle tre società che avrebbero dato vita alla attuale. “Durante la mia presidenza ho tenuto accesi i motori per la ripartenza”, ha assicurato, parlando di una situazione complessa, ma non preoccupante dal punto di vista patrimoniale.
Molte le domande e le richieste di approfondimento dei commissari: dai risultati di esercizio degli anni precedenti (Elena Rosignoli, Pd) alle prospettive per il futuro (Elisa Tozzi, Lega) passando dalla connessione della società con il turismo.
“Firenze Fiera è una società molto importante per la Toscana e oltre – ha sottolineato il vicepresidente Andrea Pieroni (Pd) – soprattutto per il legame con il settore del turismo e del suo indotto, in un territorio come il nostro”. Solo un dato: un congressista rilascia in media circa 700 euro al giorno, ma domani quale tipo di turismo avremo e quale offerta dovremo fare?
I lavori della commissione si sono quindi conclusi guardando ai prossimi appuntamenti in calendario: l’espressione di parere referente sul bilancio consolidato del Consiglio regionale e l’audizione con Fidi Toscana.
Fonte: Consiglio regionale della Toscana - Ufficio stampa