Agricoltura in ginocchio, Cia chiede lo stato di calamità per le gelate di aprile
La Cia Toscana Nord ha chiesto lo stato di calamità per il comparto agricolo a causa dell’ondata di freddo che ha colpito anche l’area di sua competenza, mettendo a serio rischio il raccolto 2021 di soprattutto per i frutteti ed anche per viti e ortaggi.
Per tre nottate consecutive, le temperature sono precipitate ben al di sotto dello zero, ‘bruciando’ i fiori che, a breve, sarebbero divenuti frutti ed ortaggi.
«Abbiamo già avviato l’iter per il riconoscimento di calamità naturale a livello di Regione Toscana – dichiara il direttore della Cia Toscana Nord, Alberto Focacci –, poiché le gelate notturne hanno creato gravi danni che i nostri tecnici stanno monitorando attentamente».
Ad essere interessate sono un po’ tutte le colture: ortaggi, frutti, le viti che stavano germogliando, ma il timore è che venga compromesso anche il raccolto dei cereali. «Sempre attraverso la Cia Toscana – prosegue Focacci – abbiamo chiesto che venga attivata sul portale Artea della Regione la sezione per la segnalazione dei danni e abbiamo chiesto che l’amministrazione regionale si attivi affinché venga attivato fin da subito il riconoscimento di calamità naturale e vengano predisposte misure in tempi brevi in un momento già così difficile per il comparto».
Anche in provincia di Lucca, nel corso della nottata, sono state incendiate delle rotoballe di fieno per cercare di alzare le temperature nei vigneti e dei frutteti e proteggere, in questo modo, i germogli: «E’ ancora presto per una reale conta dei danni – conclude Focacci – ma stimiamo che vi siano danni fino al 75 per cento alcuni raccolti».
Fonte: Cia Toscana Nord