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Dai contagi alle speranze, Gambassi Terme affronta la pandemia

Previsioni incerte sulla stagione turistica, contagi che non diminuiscono. Il punto sulla situazione economica e sanitaria con il sindaco Paolo Campinoti

Gambassi Terme

Le campagne gambassine si preparano all'arrivo dell'estate, colorandosi di verde intenso e dei tanti fiori che le decorano. Anche l'amministrazione comunale da uno sguardo a come saranno, o meglio potranno essere, i prossimi mesi in base alla situazione epidemiologica. L'economia di Gambassi Terme, alimentata dal settore artigianale e turistico, si trova come altri territori a dover fare i conti con le conseguenze del Covid-19.

Paolo Campinoti, sindaco di Gambassi Terme

"Stiamo andando verso un periodo che dovrebbe essere di generale miglioramento delle condizioni, ma le prospettive ad oggi sono purtroppo incerte". A dirlo è il sindaco di Gambassi Terme, Paolo Campinoti, che ha fatto il punto sulla situazione economica e sanitaria del comune. L'estate equivale a maggiore fruibilità dei territori, dei servizi e della vocazione principale di Gambassi, ovvero quella turistica. "Dipende sempre da come andrà la campagna vaccinale, quale sarà la risposta e la velocità con la quale verrà effettuata. L'anno scorso ci ha insegnato che con un calo deciso delle curve si può tornare ad una parvenza di normalità - continua il primo cittadino - una situazione del genere però impedisce di fare programmazioni. Al momento le prenotazioni sono poche, molto prudenziali e allo stato attuale non fanno una stagione".

Già da un paio di anni, il Comune si è mosso verso il bando regionale per la creazione di reti d'impresa. "Una struttura nascente che ha la volontà e la pretesa di mettere insieme tutte le realtà gambassine imprenditoriali nel settore dell’offerta turistica territoriale. Speriamo che questo modo di pensare al nostro futuro, in collaborazione con coloro che sono i principali attori del rilancio e della valorizzazione del territorio, ci consenta di poter fare anche un buon uso delle risorse e della progettualità per reagire alla attesa conclusione della pandemia".

Per quanto riguarda gli aiuti alle attività economiche che hanno visto perdite di guadagno e periodi di chiusura a causa dell'emergenza sanitaria, l'amministrazione comunale sta studiando come nel 2020, le misure di sostegno che potranno andare ad aggiungersi a quelle del governo. "Stiamo valutando quanto ci consentirà di fare l’avanzo di amministrazione spendibile", ovvero quanto il comune potrà mettere in campo dal risultato del consuntivo del 2020. A quel punto "potremo valutare le nostre capacità e mettere a bilancio una quantità di soldi spendibili e fare dei progetti di sostegno". Per questi ultimi, "pensavamo di rivolgerci principalmente alle attività, cerchiamo di mirare al sostegno di coloro che portano avanti i settori principali della nostra economia".

Comparto artigianale industriale al confine con Certaldo e Castelfiorentino, turismo nelle zone rurali con le molte strutture ricettive. Oltre a questi, tra gli altri elementi che compongono l'economia gambassina si trovano anche le terme, una caratteristica singolare in tutta l'Empolese Valdelsa. "Tutto questo è pronto per essere rimesso in moto - prosegue Campinoti - si spera che possa avvenire velocemente con i minimi danni possibili, legati agli arresti forzati e periodi di inattività".

Covid, un anno dopo a Gambassi Terme

Il sindaco di Gambassi Terme Paolo Campinoti nella tenuta anti-covid-19 alla Rsa 'Gino Incontri', 11 aprile 2020

Quasi un anno dopo la riapertura della Rsa Gino Incontri (Qui la notizia) dove il Covid colpì ospiti e operatori nella prima ondata, oggi Gambassi Terme registra cambiamenti. "Erano i primi giorni dell’avvento del virus in centro Italia e quindi ci trovavamo di fronte ad una situazione in cui c’era abbastanza improvvisazione, se vogliamo dire così. Pochissimi rifornimenti per personale e dispositivi di protezione individuale". Un virus col quale si aveva a che fare da poco, come continua il sindaco, e con pochi mezzi. "La storia poi ha dimostrato che nonostante si dovesse essere più preparati - prosegue Campinoti - le Rsa sono chiaramente dei punti di debolezza del sistema delle comunità in cui il virus, quando purtroppo entra, pur contrastato con tutti i mezzi possibili, assume aspetti di contagio fuori da ogni normalità. Lo abbiamo visto in tante realtà".

Nella prima ondata a Gambassi Terme si registrarono due grandi cluster, quello già citato alla Rsa e quello al convento di Montignoso. Fuori da queste due realtà, le positività riconosciute in quel periodo a Gambassi furono quattro, come sottolinea il sindaco. "Adesso la Rsa è stata modificata, i dpi sono presenti, è avvenuta la vaccinazione sia dei dipendenti che degli ospiti, le cose si sono affinate". Ma dal punto di vista territoriale, la situazione è nettamente cambiata. "Dai quattro contagiati siamo passati ad averne molti più di 200". Dall'inizio di questa settimana a Gambassi Terme sono 14 i nuovi casi positivi, compresi i nuovi 7 contagi di oggi (Qui il bollettino).

"La situazione non sta andando in maniera naturale verso una conclusione, non sta attualmente diminuendo e quindi è una piuttosto grave senza contare che sul territorio in questa seconda fase abbiamo avuto due decessi e attualmente abbiamo persone ricoverate per il Covid in gravi condizioni. Ora come ora i vaccini rappresentano l’unico antidoto non solo al virus ma anche alla situazione di psicologia collettiva che si sta creando" ha concluso il sindaco di Gambassi, Paolo Campinoti. "Mi auguro che tutta l’Italia prenda una strada di accelerazione della campagna vaccinale ma che sia vera, concreta e continuativa e che ci porti presto verso un’immunità di gregge".

Margherita Cecchin

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