Bestemmia nel 'fuori onda' del Consiglio regionale, gesto stigmatizzato
Tra i vari 'smanettamenti' per connettersi alle sessioni di videoconferenza del Consiglio regionale, a un consigliere regionale è 'scappata' una bestemmia. Fatto grave, peggio della doccia del consigliere pentastellato nell'assise lombarda o della 'scappata in bagno' del consigliere Pd a Firenze, perché l'episodio di ieri 7 aprile è semplicemente sacrilego. Fortunatamente l'episodio è rimasto all'interno del collegamento prima dell'Inno alla Gioia e dell'Inno d'Italia. Per cui, nel video della diretta rintracciabile su Youtube, non vi è traccia del gesto.
A rendere pubblico l'episodio in prima battuta Lucia De Robertis, consigliera Pd. È la prima a far notare la bestemmia in consiglio regionale, questo sì durante la diretta streaming aperta al pubblico. Il presidente Antonio Mazzeo stigmatizza il gesto, nonostante non si sia capito da chi sia trapelato il 'moccolo'.
A tornare sulla vicenda il giorno dopo è il consigliere regionale Pd Iacopo Melio, con qualche indizio sulla possibile affiliazione politica del collega dalla lingua troppo lunga: "Nonostante il Presidente del Consiglio [Mazzeo, NdR] abbia subito richiamato alla chiusura dei microfoni, redarguendo senza fare nomi non avendo capito di chi si trattasse, ho riconosciuto immediatamente il Consigliere in questione: per questo ho chiesto alla regia l'accesso alla registrazione dell’aula, nel pieno delle mie facoltà, e ho così avuto la conferma in un video inequivocabile di soli venti secondi.
Curioso come una persona che in continuazione si atteggia da moralista, lamentandosi spesso della condotta maleducata degli altri durante i lavori, si lasci poi andare a certi episodi. Nonostante il diritto di cronaca non mi impedisca di rivelarne l'identità, stavolta voglio con ottimismo sperare che il Consigliere, alla luce delle prove in archivio, sappia ammettere il grave gesto e dunque voglia chiedere scusa, cogliendo l'occasione per dare il buon esempio.
È vero, ci sono sicuramente problemi più importanti da affrontare, ma un rappresentante dei cittadini dovrebbe agire costantemente, in ogni momento, in modo rispettoso e tollerante, oltre che coerente con i propri principi: o forse il concetto “Dio, patria e famiglia”, tanto difeso da costoro, vale solo a fasi alterne? Confiderò sempre nel buon senso e nella civiltà umana. D’altra parte errare è umano, chiedere scusa è bello".