Economia circolare e Recovery Plan, ecco 'Agritettura'
Se le eccedenze diventano eccellenze: è questo il tema che sarà al centro della prima tappa della nuova edizione di “Agritettura: nutrire il cantiere”, l'iniziativa organizzata dalla Commissione Das (Dibattito Architettura Sostenibile) dell'Ordine degli Architetti di Firenze e dalla Fondazione Architetti Firenze in programma l'8 aprile 2021 in modalità online, con inizio alle ore 15. Protagonista l'economia circolare, all’epoca del Recovery Plan, e il rapporto tra agricoltura, ambiente e architettura: proprio in quest'ottica la proposta lanciata da Agritettura vuole rivolgersi anche alla Regione Toscana per organizzare un tavolo multidisciplinare in modo da formulare le proprie proposte e mettere in rete le numerose attività, avviando così iniziative sperimentali da replicare.
Il primo appuntamento di quest'anno con la manifestazione - moderata dalla giornalista Teresa Panzarella - rappresenterà un ulteriore approfondimento sull'utilizzo in architettura e design degli scarti provenienti dall’agroalimentare, attraverso le filiere di trasformazione. Tra gli esempi che saranno portati dai diversi ospiti quello di 'Milk Brick', una startup con sede in Sardegna: si tratta di un’azienda, esempio di economia circolare che recupera e valorizza gli scarti dell'industria casearia per la produzione di centinaia di prodotti innovativi per l'industria edilizia a impatto idrico zero. La startup, nel novembre 2019, è stata fra i finalisti del premio Gaetano Marzotto che ogni anno seleziona e premia le più importanti startup industriali italiane.
Tra i partecipanti anche l'azienda Mogu che offre oggi sul mercato i primi prodotti commerciali a base di micelio adatti per applicazioni di interior design e anche Matrec, la prima Ecomaterials library internazionale sui materiali ambientalmente sostenibili.
“L'agritettura è il frutto dell’alleanza tra agricoltura e architettura”, spiegano gli organizzatori ricordando poi che l'idea è nata in occasione dell'Expo di Milano 2015: l'intento è quello di mantenere vivo il dibattito e continuare a dare voce al fermento in atto, alle relazioni, alle soluzioni possibili, ad un nuovo modo di ripensare e fare un'architettura consapevole mettendo in rete i vari protagonisti nei settori della ricerca, della produzione, della sperimentazione e dell’applicazione.
“A noi interessa - chiariscono gli organizzatori - che il green diventi patrimonio di tutti, che tutti diventino coscienti dei benefici sociali dell’abitare sostenibile e siano pronti a compiere scelte consapevoli”.
Il secondo seminario online è in programma il 6 maggio alle ore 14.30: in questo caso il sottotitolo sarà “Storie di (stra)ordinaria archittettura”.
Fonte: Ufficio stampa