Riduzione gestione dei servizi dell'infanzia, Cgil contesta la scelta al Comune di Scandicci
La Cgil Firenze, la Fp-CGIL e la Flc-CGIL di Firenze contestano all’amministrazione comunale di Scandicci la scelta di ridurre i servizi 1-6 a gestione diretta comunale da tre a due (rimangono Turi e Ciari), impoverendo un modello sul quale la recente normativa e la Regione Toscana sono orientate, e la riduzione del perimetro pubblico nella gestione diretta dei servizi alla prima infanzia comunali a vantaggio di servizi esternalizzati dati in appalto.
All’amministrazione chiediamo di riportare in gestione diretta l’attuale servizio appaltato perché riteniamo che in prospettiva, come ha evidenziato la fase di crisi in cui viviamo, servirebbero investimenti che, oltre a rafforzare i servizi, siano capaci anche di creare buona occupazione.
Nell’ipotesi progettuale del Comune di Scandicci si legge una chiara ed evidente volontà di ridurre il perimetro pubblico dal momento che dall’anno educativo 2022/2023, quando termineranno i lavori di ristrutturazione negli immobili della scuola dell’infanzia statale Ilaria Alpi e del Nido comunale in appalto La Girandola, le richieste di iscrizione saranno convogliate sul nuovo nido presso la ex sede Ilaria Alpi.
Una struttura in grado di accogliere 50 bambini corrispondenti al fabbisogno costituito dalla sommatoria degli attuali 22 bambini della Girandola e dei 30 delle sezioni nido Makarenko (22+30=52).
Pertanto l’attuale gestione diretta da parte del comune del Centro Educativo Integrato 1-6 anni Makarenko cesserà a vantaggio di un’unica struttura Nido 0-3 a gestione in appalto, ubicata a fianco del comprensivo statale Spinelli di cui la scuola dell’infanzia Ilaria Alpi fa parte.
Si ridurrà così il numero di educatrici/insegnanti comunali che, via via che usciranno dalla Makarenko insieme all’uscita delle sezioni, andranno a sostituire i pensionamenti e le carenze degli altri servizi a gestione diretta, con una riduzione dell’occupazione diretta.
Esprimiamo perplessità anche per il progetto di continuità 0-14, promosso dall’amministrazione, su cui restano contorni ancora fumosi nelle modalità di collaborazione dei vari attori che animano la comunità educante. Siamo favorevoli a forme sperimentali e quindi non vi è su questo una preconcetta contrarietà, ma certo serve poter capire gli estremi di un simile progetto e quindi un coinvolgimento dei sindacati. Siamo altrettanto convinti che si debba andare (anche se su questo serve un impegno del Ministero) verso un aumento del tempo scuola e che l’aumento previsto del tempo educativo, seppur positivo, non possa essere sufficiente in una visione di riforma complessiva del sistema scolastico.
Chiediamo al Sindaco di convocare un tavolo con le organizzazioni sindacali e tutti gli attori istituzionali coinvolti nel dimensionamento scolastico - Regione Toscana, Ufficio Scolastico Provinciale e Città metropolitana - così da mettere a sistema ogni risorsa disponibile e ritrovare soluzioni più avanzate.
Fonte: Cgil Toscana e Firenze - Ufficio stampa