Borsa di studio per giovani calciatori in nome di Paolo Rossi
“Una serata che non avrei mai voluto vivere". Sono le parole pronunciate con gli occhi lucidi dalla commozione da uno dei sei Campioni della Nazionale di Calcio vittoriosa ai Mondiali spagnoli del 1982. È iniziata così l’emozionante iniziativa online su Zoom che i 5 Rotary Club del Raggruppamento Toscana 2 (Siena, Siena Est, Alta Valdelsa, Montaperti Castelnuovo Berardenga e Valdelsa) hanno voluto dedicare alla memoria di Paolo Rossi, il Pablito che ci ha lasciato appena tre mesi e mezzo fa. Un picco di circa 250 connessioni e un numero di connessioni reali enormemente superiore grazie alla diretta streaming condotta dal direttore di Tuttosport, Xavier Jacobelli.
L’iniziativa congiunta dei sei Rotary Club, grazie all’acquisto della autobiografia di Paolo Rossi, finanzierà con una borsa di studio giovani talenti del calcio che avranno l'opportunità di dimostrare la propria capacità sul campo, continuando a studiare, una idea innovativa riassunta nella Paolo Rossi Academy. La commozione e i ricordi della vedova di Paolo Rossi, Federica Cappelletti, insieme agli indimenticati assi del calcio Bruno Conti, Marco Tardelli, Antonio Cabrini, Alessandro “Spillo” Altobelli, Francesco “Ciccio” Graziani e Fulvio Collovati ci hanno riportato all’ emozione irripetibile dell’estate di quasi trentanove anni fa.
Dopo tre pareggi consecutivi nessuno osava scommettere una lira sugli Azzurri. Inoltre, una brutta guerra con i giornalisti della carta stampata ne aveva avvelenato il percorso fino a decidere per il silenzio stampa della squadra con il capitano Dino Zoff e il CT Bearzot unici ponti di comunicazione con l’esterno. Poi si svegliò un certo Paolo Rossi, un “lupo dell'area di rigore” e tutto cambia. Il suo “risveglio” coincise con il risveglio di tutta la Nazionale e, in un domino irripetibile, con quello di tutta l'Italia, fino alla memorabile vittoria del Campionato del Mondo allo stadio Santiago Bernabeu l’11 luglio 1982. Battere sul campo l’Argentina di Maradona, il Brasile di Zico e Falcao e la rivale di sempre, la Germania, è un’impresa sportiva impossibile da ripetere. Un risultato che è diventata un’immagine eterna su un francobollo celebrativo delle poste italiane, così come per sempre rimarrà impresso il sorriso di un campione riservato quanto esplosivo che alle parole preferiva le azioni sul campo di calcio.
I campioni parlano di Paolo Rossi quasi sempre al presente. Per loro Pablito non è mai morto se è vero che gli eroi non muoiono mai. Il titolo della sua autobiografia, scritta a quattro mani con la moglie Federica, si intitola “Quanto dura un attimo” (2019, Mondadori Ed.). Adesso anche il Presidente del Rotary Club Valdelsa 2020-2021, Niccolò Mucerino Bucalossi, che nel 1982 quando la Nazionale alzò al cielo la Coppa del Mondo non aveva ancora cinque anni, sa bene che quell’attimo durerà per sempre.
Fonte: Rotary Club Valdelsa