Spaccio al parco, sgominata 'cooperativa' di pusher a Lucca
La polizia in collaborazione con la municipale ha dato esecuzione a 13 misure cautelari per un'operazione antidroga legata al degrado del parco Valgimigli a Lucca. Le misure sono state emesse dal gip di Lucca Antonia Aracri, su richiesta del sostituto procuratore Paola Rizzo.
Sono stati effettuati 7 arresti e trasferimenti in carcere e 6 obblighi di presentazione alla polizia giudiziaria. I giovani hanno dai 22 ai 31 anni. Altri 6 sono stati sottoposti alla misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.
In totale nel corso delle perquisizioni odierne sono state sequestrare 200 grammi di hascisc diviso in dosi, 2 grammi di cocaina, e mille euro in contanti.
L’indagine della Squadra Mobile si basa su una lunghissima serie di servizi di osservazione diretta attraverso l’utilizzo di una potentissima telecamera in grado di catturare le immagine a centinaia di metri di distanza.
Degli uomini dell'Africa centrale avevano fatto del parco Valgimigli la centrale dello spaccio gestendola come una 'cooperativa' senza incarichi verticistici.
Lo spacciatore che per primo aveva il contatto con il cliente consegnava lo stupefacente richiesto, se questo non era fornito di quel tipo di stupefacente, il cliente di rivolgeva ad un altro pusher presente sulla piazza.
L’indagine è durata 6 mesi con una moltitudine di sequestri a carico di clienti, anche minorenni, fra questi alcuni quattordicenni, dopo che questi avevano ricevuto la sostanza stupefacente dal singolo pusher. Ovviamente la cessione era stata immortalata dalla videoregistrazione.
I soggetti dediti allo spaccio, di origine gambiana e nigeriana, gravitavano, dalla mattina fino alla tarda serata, nella zona adiacente al Parco Valgimigli e all’attigua comunità per minori, spostandosi, per le cessioni anche in bicicletta.
Gli indagati potevano contare su un continuo flusso di persone, anche studenti, che transitavano dalla sortita San Frediano per raggiungere i parcheggi “Palatucci” e “Don Franco Baroni”.
C'era anche una rete di connazionali che sorvegliavano la zona e avvisavano dell’arrivo delle forze di polizia. Inoltre non avevano la sostanza addosso ma spesso la nascondevano a terra, sotto i sassi e sui cespugli.
Complessivamente, al termine dell’indagine, sono state indagate a vario titolo 17 persone.
E’ stato accertato lo spaccio di hashish, marijuana e del farmaco Rivotril il cui principio attivo è Clonazepam, farmaco salito agli onori della cronaca come vera e propria droga da strada, i cui effetti sono assimilabili, se assunta unitamente a droghe leggere o alcool, a quelli dell’eroina.
Tra gli spacciatori si era creato un intenso legame tant’è che durante il giorno festeggiavano ed ascoltavano musica e ballavano, da qui il nome dell'operazione: Waka Waka.