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Detenuti del Don Bosco reinterpretano in radio la Divina Commedia

Il progetto “Radio Dante”, ideato e realizzato dalla compagnia teatrale “I Sacchi di Sabbia”, con il contributo di Fondazione Pisa e Regione Toscana, parte il 25 marzo alle 14.30, in occasione del Dantedì, con la prima puntata del radio/dramma sull’emittente radiofonica Punto Radio di Cascina (www.puntoradio.fm).

Trattasi di un progetto innovativo, interamente sonoro, che vedrà quindici allievi - detenuti nella casa circondariale Don Bosco - impegnati nella realizzazione di una serie di podcast sulle tre cantiche della Divina Commedia. La prima puntata è dedicata all’ ingresso infernale nella selva oscura.  Per l'occasione, l’ospite musicale che interviene per accompagnare le voci degli allievi detenuti è Dome la Muerte.

I quindici allievi in questi mesi preparatori, con cadenza di due incontri settimanali (di 2 ore ciascuno), si sono affacciati all'immenso materiale dantesco; sono stati scelti alcuni canti e personaggi infernali che potessero meglio favorire la curiosità e l'interesse dei partecipanti e di chi poi ne avrebbe usufruito in modalità radiofonica. Tutti i partecipanti hanno portato in dote lingue e dialetti di diversa provenienza e di buon grado hanno accettato di lavorare su tali specificità.

Francesca Censi de I Sacchi di Sabbia, spiega come nasce il progetto: “Il media radiofonico oltre ad essere piuttosto inedito in un contesto carcerario, si presta particolarmente alla esigenze di questo drammatico periodo storico: non solo dal punto di vista espressivo, ma anche da quello della gestione didattica, mettendo in primo piano un lavoro su suono e voce da ascoltare non nella prossimità, come nel caso dello spettacolo dal vivo, ma a distanza”.

La diffusione radiofonica delle puntate di “RadioDante”, permetterà di raggiungere un pubblico più vasto, facendo così conoscere ad un maggior numero di persone un lavoro importante come quello del teatro in carcere che mostra tutta la sua resilienza creativa ed evolutiva in tempo di Covid19.

“Se l'impossibilità del lavoro sul corpo amputa ogni laboratorio teatrale di una sua componente essenziale, a trarne vantaggio – aggiunge Gabriele Carli -  è la voce e tutte le pratiche che orbitano intorno ad essa: l'articolazione della parola, l'emissione del suono, il controllo dell'intonazione, le modalità di espressione, la veicolazione del senso, la dizione, la respirazione”.

Al progetto hanno collaborato anche Letizia Giuliani e Carla Buscemi. La cura musicale e l’edizione dei podcast è di Davide Barbafiera del gruppo musicale Campos.

I Sacchi di Sabbia coordinano dal 2015, i laboratori di espressione teatrale all'interno della Casa circondariale di Pisa "Don Bosco" nelle sezioni sia maschili che femminili  grazie al contributo di Fondazione Pisa e Regione Toscana.

Fonte: Ufficio Stampa

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