Vuole intraprendere la procreazione assistita: aggredita sul posto di lavoro
Dopo aver comunicato al lavoro di voler "intraprendere un percorso di procreazione medica assistita" una lavoratrice sarebbe stata aggredita fisicamente e verbalmente nell'azienda. A denunciare l'accaduto è Fillea Cgil Siena. La donna, come spiega il sindacato in una nota, assunta con un contratto a tempo indeterminato in un'azienda a Poggibonsi, avrebbe visto cambiare repentinamente l'atteggiamento aziendale nei suoi confronti.
Da quando avrebbe comunicato la sua scelta, sarebbero iniziate "pressioni ed offese tali da costringere la stessa a ricorrere ad un supporto terapeutico psicologico". Come continuano dal sindacato, quando la dipendente doveva assentarsi per visite mediche, "veniva vessata", in quanto "ritenuta colpevole di provocare disagi alla continuità ed organizzazione lavorativa". Rientrando da un periodo di malattia si sarebbe anche verificata un'aggressione fisica, "ad opera della compagna di uno dei datori di lavoro - come sottolinea Daniela Miniero della Fillea Cgil Siena - la lavoratrice è stata attaccata non solo fisicamente ma anche verbalmente dai titolari". Dopo l'episodio, la lavoratrice ha chiamato i carabinieri e presentato denuncia per aggressione.