Caso Khrystyna Novak, gli interrogativi ancora da chiarire
Il caso Khrystyna Novak sembra giungere verso la fine. C'è un uomo in carcere - il 50enne Francesco Lupino - per il presunto omicidio, ma le indagini sono ancora in corso. Ci sono diversi aspetti da chiarire sulla vicenda di Corte Nardi, piccolo gruppo di case a pochi passi dal centro di Orentano (Castelfranco di Sotto).
Innanzitutto si parla ancora di presunto omicidio e non di omicidio vero e proprio perché non ci sono né il cadavere né la confessione, anche se, a voler essere franchi e crudi, difficilmente si tratterà di qualcosa di diverso da un omicidio.
Perché Lupino avrebbe ucciso Novak? C'entrano i traffici di Airam Gonzalez con lo stesso Lupino: lo spagnolo è stato in carcere per armi e droga, su soffiata di Lupino. C'entra, probabilmente la volontà di Novak di far desistere il compagno dall'attività delittuosa. Potrebbe aver giocato la sua parte il contratto di affitto che Gonzalez ha stipulato con Lupino, domiciliato a pochi passi da lui e Novak a Corte Nardi. Sì, ma perché uccidere la 29enne? Il movente ancora non è certo al 100%, sta di fatto che, come ha detto il procuratore Crini, la povera Novak "s'è trovata di mezzo a una tensione dovuta a affari criminali".
Dove si trova il corpo di Novak? Questo è un altro quesito fondamentale, che però potrebbe avere risposta nei prossimi giorni. Gli inquirenti ipotizzano che il cadavere possa trovarsi nei boschi attorno a Orentano, ma è pur sempre un'ipotesi.
Quando sarebbe avvenuto l'omicidio? Si ha un arco temporale: tra le 22.30 del 1 novembre e le 8.44 del 2 novembre, sebbene ancora non si sappia il momento preciso. E quando il presunto assassino si sarebbe disfatto del corpo? Nelle ore successiva al presunto omicidio, resta da capire se nella giornata del 2 novembre o in quelle successive.
Che fine ha fatto il cellulare di Novak? Anche qui si brancola nel buio. Si sa che i movimenti di Lupino del 3 novembre (giorno dopo la scomparsa di Novak) combaciano con le ultime celle telefoniche agganciate dallo smartphone dell'ucraina. Il 50enne si è diretto 2 chilometri a ovest rispetto a casa, quindi dopo il centro di Orentano in direzione Sp3 Bientinese, ma di più non si sa.
Cosa c'è nei 'sacchi neri'? Un cliente del negozio di tatuaggi di Lupino ha detto alla polizia di averlo visto portare via sacchi neri dalla sua casa all'auto, la mattina del 3 novembre e tornare circa due ore dopo. In quel lasso di tempo si registrano anche gli ultimi spostamenti del cellulare di Novak. Nei sacchi c'era solo il cellulare? Pure questa domanda necessita di una risposta.
Lupino avrebbe fatto tutto da solo? Al momento sembra di sì, non ci sono altri indagati o indagate per favoreggiamento. Gli inquirenti per adesso non battono la pista di un o una complice.
Lupino avrebbe davvero agito all'insaputa di altre persone nella piccola Corte Nardi? Questo non è possibile saperlo, a meno di confessioni a posteriori da parte di residenti in zona. Corte Nardi è piccola e la casa di Novak confina con altre dimore. L'omicidio però sarebbe avvenuto nel retro, in una stanza 'staccata' dal resto della corte. Non è dato sapere se qualcuno si è davvero accorto di qualcosa.
L'accertamento di questi elementi potrebbero rendere più facile la vita all'accusa nelle aule di Tribunale. C'è ancora molto lavoro da fare ma la pista è stata imboccata.