Il Museo di Storia Naturale dell'Università di Pisa aderisce a 'M'illumino di meno 2021'
M’illumino di Meno è la Giornata del risparmio energetico e degli stili di vita sostenibili lanciata da Caterpillar e Radio2 nel 2005: l’edizione 2021 torna venerdì 26 marzo ed è dedicata al “Salto di Specie”, l'evoluzione ecologica nel nostro modo di vivere che dobbiamo assolutamente fare per uscire migliori dalla pandemia.
Ognuno di noi è chiamato a diventare più green, più responsabile, più sostenibile, più efficiente, più intelligente, più in armonia con il pianeta. Bisogna fare un salto in avanti: in tanti modi, in tanti ambiti.
Il Museo di Storia Naturale dell’Università di Pisa raccoglie l’invito e partecipa con “La plastica e noi”, esposizione temporanea allestita nel Museo e visitabile - in zona gialla - fino al 31 maggio 2021.
Con questa mostra il Museo effettua un “salto di specie” espositivo: nelle sue sale non troviamo più solo oggetti naturali come animali, fossili e minerali ma anche rifiuti di plastica.
Nata in collaborazione con l’Istituto di Scienze Marine (ISMAR – CNR) di Lerici e con l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Roma 2) sede di Portovenere, la mostra affronta il tema dell’inquinamento da plastica in mare, un problema globale che riguarda molti aspetti della nostra vita quotidiana e molti aspetti della salvaguardia ambientale e della salute umana.
Oltre a presentare dati rilevanti sull’inquinamento e alcuni risultati delle ultime ricerche svolte sulle nostre spiagge, la mostra ci stimola a riflettere sul nostro rapporto con la plastica, sui danni che la plastica può causare al nostro ecosistema e su cosa noi possiamo fare per limitarli.
Il focus della mostra infatti non è tanto sulla plastica in sé quanto su “La plastica e noi” cioè sul rapporto spesso poco equilibrato che abbiamo con lei e che ha generato l’inquinamento.
Accompagnando i visitatori lungo l’intero percorso della suggestiva Galleria dei cetacei del Museo, la mostra vuole essere allo stesso tempo una provocazione e un’occasione di prendere coscienza del fatto che il problema delle plastiche non è un tema di moda da osservare da lontano ma qualcosa che coinvolge noi tutti in prima persona, che produciamo ogni giorno e che proprio noi possiamo, in parte, limitare.
Il Museo si augura con questa mostra di lanciare un messaggio per un “salto di specie” che ci porti ad assumere comportamenti più attenti a riciclare, ridurre e riconvertire i nostri rifiuti in modo che possano beneficiarne, insieme a noi, anche l’ambiente che ci circonda e tutte le altre specie con cui condividiamo il pianeta.
Fonte: Ufficio Stampa