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Dimissioni Giunta Botti, 100 anni dopo 'La Casa dei Comunisti' richiede una commemorazione

Ricordare un "periodo buio e tragico della vita politica democratica accaduta in quel periodo, come monito per le nuove generazioni"

Abbiamo letto il documento storico redatto dalla sezione dell'ANPI di Santa Maria a Monte sull'anniversario del centenario delle dimissioni della Giunta socialista, capeggiata dal Sindaco Botti democraticamente eletto nelle Amministrative del 1920, a causa dell'intensificarsi della violenze fasciste sul nostro territorio.

Per la storia e per ricordare il periodo, gruppi organizzati e appoggiati dai padroni terrieri giunsero da Firenze alla stazione di Pontedera e, saliti su dei camion si diressero verso il nostro
territorio spargendo violenza e intimidazioni comprese quelle alla giunta comunale e in particolare all'allora Sindaco Botti, costringendolo a dimettersi per evitare altre violenze.
Questa è la delibera con la quale venivano formalizzate le loro dimissioni consegnate al Prefetto di Firenze.

"I sottoscritti in seguito alle dimostrazioni inscenate contro l'amministrazione socialista di questo comune dai fascisti di Firenze, coadiuvati dalla forza pubblica, alla violenza, ingiustificata devastazione dei locali della casa dei lavoratori della frazione di Montecalvoli e all'imposizione fatta al Sindaco dagli stessi fascisti di dimettersi dalla carica; pur essendo sicuri di godere anche e più in questo momento la fiducia intera della grande maggioranza della popolazione, ma non volendo assumersi la responsabilità di qualsiasi ragione di turbamento della pace del paese, rassegnano irrevocabilmente le loro dimissioni dalla carica di sindaco, assessori e consiglieri di questo comune."

Alla luce di quanto accaduto, perché rimanga nella memoria dei nostri concittadini e in particolar modo nei giovani, con l'auspicio che non si abbia più a ripetersi, invitiamo questa Amministrazione Comunale, di cui espressione di spicco del partito socialista è il Sindaco e l'assessore Melani, di organizzare appena reso possibile da questa situazione pandemica degli eventi che commemorino questo periodo buio e tragico della vita politica democratica accaduta in quel periodo, come monito per le nuove generazioni.

Fonte: La "Casa dei Comunisti"

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