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Sciopero della filiera Amazon, in Toscana 800 lavoratori coinvolti. Presidi a Pisa e Calenzano

La trattativa tra FILT CGIL, FIT CISL, UILTrasporti ed Assoespressi, sulla piattaforma per la contrattazione di secondo livello della filiera Amazon, si è interrotta bruscamente a causa dell’indisponibilità dell’associazione datoriale ad affrontare positivamente le tematiche poste dal Sindacato. I sindacati denunciano la latitanza di Amazon sul tavolo del delivery e l’assenza di risposte della multinazionale americana in relazione alla prosecuzione del confronto, avviato a gennaio scorso, relativamente al personale dipendente ed a quello che opera negli appalti dei servizi di logistica.

Amazon manifesta, col suo comportamento inaccettabile, l’indisponibilità cronica ad un confronto con le rappresentanze dei lavoratori in spregio alle regole previste dal CCNL e ad un sistema di corrette relazioni sindacali. Il colosso di Seattle deve prendere atto, suo malgrado, che il Sindacato fa parte della storia e del percorso costituente del nostro paese e con questo deve confrontarsi, in Italia.

Alcuni punti rivendicati da Filt, Fit e Uiltrasporti:

A sostegno delle rivendicazioni delle lavoratrici e dei lavoratori, Filt, Fit e Uiltrasporti hanno indetto una prima giornata di sciopero di tutto il personale dipendente di Amazon Logistica Italia a cui è applicato il CCNL Logistica, Trasporto Merci e Spedizione, Amazon Transport Italia e di tutte le società di fornitura di servizi di logistica, movimentazione e distribuzione delle merci che operano per Amazon Logistica ed Amazon Transport.

Sciopero generale domani lunedì 22marzo 2021

di 24 ore - intero turno di lavoro della giornata

 Iniziative in Toscana davanti alle strutture di Amazon

 


Federconsumatori invita soci a non effettuare acquisti su Amazon

Domani, lunedì 22 marzo è stato indetto il primo sciopero nazionale di 24 ore dei lavoratori Amazon per rivendicare condizioni di lavoro più dignitose e attente alla salute dei lavoratori, nonché maggiore stabilità sotto l’aspetto contrattuale.
In tempo di pandemia e anche dopo, con l’aumento costante del volume delle vendite online si è rivelato il ruolo fondamentale svolto da questi lavoratori che, oggi, rivendicano giuste condizioni per il lavoro svolto.
Per questo Federconsumatori, da sempre impegnata per la sostenibilità sociale del mercato, per aumentare la consapevolezza dei consumatori anche su questi delicati temi, ha deciso di aderire per solidarietà allo sciopero del 22 marzo, invitando i suoi soci a non effettuare acquisti sulla piattaforma in questa giornata.
Un piccolo gesto che darà più forza a tutti: a chi chiede di lavorare in condizioni sostenibili ed a chi acquista, rendendolo protagonista di scelte e comportamenti volti al cambiamento degli stessi modelli produttivi, orientandoli sempre più all’equità ed al rispetto dei diritti e della sicurezza.

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