Empolese Valdelsa zona rossa, FdI: "Vogliamo dati certi. Inconcepibili chiusure generalizzate"
Purtroppo, nonostante il permanere in zona arancione della regione Toscana, gli undici comuni dell’Empolese-Valdelsa, da lunedì prossimo, andranno in zona rossa. Scuole chiuse, negozi, tranne gli alimentari, chiusi, anche parrucchieri ed estetisti chiusi, ulteriori restrizioni negli spostamenti, limitati ai confini comunali. Socialità nuovamente azzerata.
Fratelli d’Italia ha richiesto, tramite il gruppo consiliare all’Unione dei comuni, alcuni dati per avere un quadro generale oggettivo della situazione: quanti sono i positivi nell’area con il dato scorporato all’ultima settimana, il numero di ospedalizzati suddivisi per età e livello di gravità, l’incisione di varianti COVID nei contagiati dell’ultima settimana, il numero di ospedalizzazioni che avrebbero potuto essere curate domiciliarmente, la disponibilità di alberghi sanitari per chi non ha la possibilità di fare isolamento a domicilio, il numero di casi che coinvolgono i nuclei familiari.
Dopo un anno dall’inizio della pandemia, riteniamo inconcepibile che l’unica soluzione sia ricorrere alle chiusure generalizzate, fra l’altro con dati disomogenei fra comune e comune. Si chiudono scuole in molti comuni anche se in quelle scuole non c’è nemmeno una classe in quarantena fiduciaria. Si sacrificano, ancor di più di quello fatto finora, attività commerciali allo stremo, in attesa di ristori che probabilmente arriveranno, insufficienti, a metà aprile. Nel mentre la Toscana è agli ultimi posti per vaccinazioni a ultra ottantenni e persone fragili.
Vogliamo dati certi. Senza dati certi, ad esempio il numero di pazienti con varianti COVID, riteniamo certe misure estreme non conformi a un territorio che comunque sconta tutti i limiti di un accentramento ospedaliero insufficiente a servire un bacino d’utenza come quello dell’Empolese-Valdelsa e della zona del cuoio.
Fratelli d’Italia Empolese-Valdelsa