San Miniato zona rossa, CambiaMenti: "Controlli insufficienti e nessuno screening di massa, sindaco inadeguato"
I livelli di contagio che il Comune di San Miniato sta raggiungendo sono assolutamente preoccupanti: siamo vicini al doppio della soglia di massimo allarme, definita in 250 contagi settimanali ogni 100 mila abitanti, e il tributo di morti, anche tra persone che hanno dato un grande contributo alla vita della nostra comunità, appare dolorosissimo. Non abbiamo dati sull'incidenza delle varianti che accelerano la diffusione del contagio, e sarebbe proprio bene averli, ma la velocità del virus è tale da far supporre che essa sia molto alta.
Non sarebbe giusto attribuire questi dati alla responsabilità dell'Amministrazione: livelli analoghi si raggiungono in situazioni anche estremamente diverse, ed è difficile individuare le cause di questi picchi di diffusione.
Ma certo la situazione è d'emergenza, e, sul piano istituzionale, richiederebbe un livello di consultazione permanente tra il Sindaco e tutte le forze politiche presenti nel Consiglio Comunale che andasse ben al di là della nuda comunicazione dei dati a cui invece ci si riduce.
E soprattutto richiederebbe l'assunzione di qualche iniziativa straordinaria: a Bientina, con dati simili ai nostri, è stato fatto uno screening di massa della popolazione, che ha consentito di individuare un certo numero di focolai e di isolarli. Perché il Comune di San Miniato non chiede all'ASL di organizzare anche da noi un'iniziativa del genere?
L'andamento troppo lento del piano di vaccinazioni dipende in primo luogo dal livello nazionale. Ma da noi si sta facendo qualcosa per accelerare?
E, più banalmente, ci si vuole finalmente decidere a controllare che, per esempio, gli ingressi nei supermercati siano contingentati per davvero; che le distanze in certi luoghi pubblici, in certe piazze, in certe vie, siano davvero mantenute, che l'uso dei dispositivi di sicurezza sia davvero rispettato ovunque? Di sicuro nei mesi scorsi c'è stata, e l'abbiamo continuamente denunciata, una assoluta insufficienza dei controlli e delle azioni di prevenzione degli assembramenti.
Sono solo esempi che intendiamo sottoporre a discussione di iniziative che dovrebbero essere assunte.
Certo non è ammissibile che, di fronte a tutte le domande, il Sindaco risponda: “non dipende da noi, non ne abbiamo la competenza, non possiamo farci niente”. La logica dell'intervento minimo, che il Sindaco sembra prediligere, è assolutamente inadeguata in una situazione di emergenza.
Manola Guazzini, gruppo consiliare CambiaMenti