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A San Casciano chiusi parchi e aree pubbliche: l'ordinanza

Le aree dove è in vigore il divieto di accesso

Il Comune di San Casciano adotta una misura atta ad evitare assembramenti nelle aree pubbliche. E’ stato firmato dal sindaco Roberto Ciappi il provvedimento che stabilisce il divieto di accesso per alcune aree pubbliche di San Casciano e Cerbaia allo scopo di contrastare e contenere la diffusione del Covid-19. Considerato l’evolversi della situazione epidemiologica, il carattere particolarmente diffusivo dell’epidemia e l’incremento dei casi sull’intero territorio nazionale, il sindaco ha disposto la chiusura temporanea di quei luoghi aperti al pubblico in cui non è possibile assicurare adeguatamente il rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro.

ll divieto di accesso al pubblico è valido fino al 6 aprile nelle aree del Parco “Il Poggione”, nel capoluogo, nell’area a verde pubblico retrostante l'impianto sportivo di Cerbaia, nell’area “Dentro le Mura” adiacente alla biblioteca comunale di San Casciano, nelle terrazze del parcheggio pubblico “ex Stianti” e nell’area in prossimità degli l'Ufficio Servizi Demografici e Elettorali del Comune di San Casciano in Val di Pesa (via del Cassero n.21).

Nonostante i ripetuti appelli – dichiara il sindaco Roberto Ciappi – si registra la presenza di persone che stazionano all'interno di alcuni parchi e giardini – dobbiamo tener presente che poiché l’attività di controllo da parte delle Forze dell’Ordine riguarda l’intero territorio comunale non è possibile garantire un'attività continua di sorveglianza e controllo, ho ritenuto necessario procedere con il provvedimento di chiusura di alcune zone per evitare il rischio di assembramenti. L’esortazione ai cittadini che rinnovo è quella di prestare la massima attenzione al rispetto delle misure di sicurezza, mai come in questo momento così delicato, è indispensabile adottare comportamenti corretti, conformi alle disposizioni governative, e agire avendo come unico pensiero la tutela della salute propria e di quella della comunità”.


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