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Dramma Popolare all'opera nell'anno di Dante: concerti, mostre e un Convegno nazionale

Marzio Gabbanini (Foto gonews.it)

In questi difficili mesi, in cui tutti i campi della vita sociale sono messi a dura prova dalla pandemia da Covid 19, il Dramma Popolare trasmette ancora il suo messaggio di speranza e di incoraggiamento verso un’umanità profondamente sofferente.

Con questo messaggio intende rivolgersi a persone di tutte le età, a partire dai ragazzi, privati della loro abitudini quotidiane, di valide opportunità di stare insieme a scuola, nello sport, nel gioco, fino agli adulti sempre alle prese con le preoccupazioni, le ansie del lavoro e della famiglia, i timori della salute.

Da qui l’imperativo morale di non fermarsi, com’è accaduto nel 2020, avvalendosi di tutti gli strumenti comunicativi a disposizione, in particolare le dirette streaming, ma anche in presenza nei limiti del possibile, così da raggiungere quante più persone con iniziative interessanti e coinvolgenti, attraverso un filo conduttore, una tematica capace di ricondurre a unità la molteplicità delle proposte teatrali e culturali in genere.

Nel VII centenario della morte di Dante Alighieri , il Dramma ha così già definito, a marzo, un Programma per il Festival, centrato su una sorta di viaggio oltremondano nelle tre Cantiche della Commedia, che si fa metafora della condizione umana su questa terra, tra la disperazione del peccato e l’ansia della redenzione, quindi un viaggio nella contemporaneità attraverso l’immaginario dantesco.

Da qui anche il Progetto “L’inferno della memoria” rivolto a più di 1.100 alunni delle Scuole secondarie di primo grado con la partecipazione di artisti di primo piano, quali Matteo Corradini, Jek Tessaro, Enrico Fink, per associare il dramma della shoah al modo in cui Dante ha saputo creare immagini infernali, col ricorso al linguaggio del teatro, dell’immagine, della musica.

A seguire la collaborazione con la Fondazione CRSM per la presentazione del “Ritratto allegorico di Dante” del Bronzino da parte del Professor Antonio Natali, illustre Storico dell’Arte.

Sono poi già definite le iniziative per il settantacinquesimo anniversario della nascita del Dramma Popolare, che vedrà, nel periodo pasquale, condizione sanitaria permettendo, una meditazione del Vescovo di San Miniato, Andrea Migliavacca, accompagnata dall’esecuzione da parte del gruppo musicale diretto dal Maestro Berni, dello Stabat Mater di Pergolesi nella Chiesa della Trasfigurazione a San Miniato Basso.

Verrà allestita una Mostra per onorare il pittore Tropei, Pietro Marchesi, socio del Dramma. Sarà prevista la pubblicazione di due volumi, la realizzazione di un video di presentazione del Dramma, e soprattutto un Convegno, a livello nazionale, sul valore degli Archivi, unito alla presentazione dell’Archivio del Dramma Popolare.

Quest'ultimo è stato definitivamente riorganizzato ad opera dell’Archivista, dottor Di Bartolo, un lavoro preziosissimo per la memoria storica della vita del Dramma Popolare.

Insomma un Programma veramente impegnativo che l’Istituto. Il suo Presidente Marzio Gabbanini, il Cda hanno voluto con grande determinazione per far sentire la propria presenza costruttiva a fianco della città di San Miniato, della sua gente, del territorio nazionale.

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