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Villa Meleto, Giglioli (Lega): "Silenzio imbarazzante sui lavori non concessi"

villa di meleto

Troppi sono stati gli annunci propagandistici su Villa Meleto, preferibilmente sarebbe forse stato meglio mantenere maggiore riservatezza, sia per la delicatezza dell’investimento sia per tutela degli investitori, ma sopratutto su un progetto di cui al momento non c’è oggettiva traccia alcuna se non qualche vaga indicazione riconducibile più a una “prospettiva” che a un percorso consolidato.

Tale modo di agire da parte del Sindaco, che ha portato all’attenzione pubblica fin dal 20 maggio scorso la privata trattativa, denota l’assoluta leggerezza con cui questa amministrazione si approccia ad investimenti privati mettendoci sopra, forse per ritorno d’immagine, il proprio “cappello” annunciando pubblicamente particolari di una così delicata compravendita che, in quel momento, si riferiva a un preliminare ma che veniva pubblicizzata come conclusa.

Ma è ancora più sorprendente che, nonostante gli sviluppi documentati sulla vicenda, nel Consiglio Comunale del 4 Marzo scorso il Sindaco dichiari pubblicamente che la compravendita si è conclusa solo tre giorni prima del blocco dei lavori avvenuti il 17 febbraio portando alla luce tutti i dati sensibili di quella vicenda che paradossalmente però ancora non si è perfezionata, insistendo nell’auspicare una ripresa celere dell’imprecisato progetto dimostrando forse di non aver letto i documenti che il suo stesso Ufficio Tecnico ha emesso e secretato, vista la gravità dei rilevamenti.

Di fatto Villa Meleto, per scelta dei proprietari avendone i requisiti, rientra tra gli immobili vincolati dalla Sovrintendenza dei beni culturali secondo cui lo Stato gode di un diritto di prelazione in caso di vendita. Un vincolo che da diritto ai proprietari a risparmi importanti su IMU e su altri tipi di imposta gravanti sull’immobile ma che in caso di vendita ha precisi obblighi con tempi tecnici di scioglimento riconducibili da un minimo di 60 giorni fino a 180 giorni nell’arco dei quali il nuovo proprietario non può disporre del bene acquisito poiché deve attendere lo scioglimento del suddetto vincolo potendo lo Stato esercitare il proprio diritto di prelazione e acquisire l’immobile nonostante ci sia un atto d’acquisto già sottoscritto e registrato.

Detto questo si rileva, come affermato anche in Consiglio Comunale, che il rogito avveniva 15 febbraio 2021 e di conseguenza il nuovo acquirente non avrebbe potuto spostare neanche un chiodo fino allo scioglimento del vincolo di prelazione, limite che è stato chiaramente disatteso poiché i lavori sono stati bloccati solo due giorni dopo.

Ciò che emerge dall’ordinanza è che la conduzione dei lavori è presumibilmente antecedente anche alla sottoscrizione del rogito per i numerosi interventi edilizi già iniziati, infatti si rileva dalla nota Tecnica e successiva ordinanza emessa a seguito del sopralluogo della polizia Municipale e dagli uffici tecnici comunali:
- “Interventi edilizi in corso di esecuzione in assenza di alcun tipo cartellonistica di cantiere”
- “Demolizione e rifacimento di murature interne” “demolizione e rifacimento pavimenti, demolizione e rifacimento intonaci” “realizzazione di impianti idrotermosanitari e elettrici” “rimozione di controsoffuttature, rimozione di infissi interni ed esterni”
- “Qualcuno degli interventi in corso di esecuzione rivestono valenza strutturale, in quanto hanno interessato alcune delle strutture portanti dell’edificio mediante rifacimento di una falda di copertura del fabbricato, la sostituzione di architrave di taluni vani ecc”
- Risultano esecuzione di scavi negli spazi pertinenziali esterni per posa in opera di cisterne e per la stesura di tubi
- Da riscontri presso l’archivio del Servizio Gestione del territorio del Comune non risultano essere stati rilasciati provvedimenti o comunque presenti comunicazioni per l’esecuzione degli interventi edilizi di cui sopra.
- Il Comune di Castelfiorentino risulta inserito tra le aree a rischio sismico per le quali l’esecuzione di interventi di natura strutturale risulta subordinato alla presentazione della pratica presso il competente Ufficio del Genio Civile.
Alla luce di ciò i lavori sono stati immediatamente sospesi in attesa degli opportuni accertamenti delle autorità competenti.

Di sicuro è interesse dell’amministrazione e di tutti i rappresentanti politici cercare di agevolare investimenti che vadano a valorizzare il patrimonio culturale del territorio ma allo stesso modo la stessa amministrazione dovrebbe pretendere chiarezza da questa vicenda invece di celarsi in un imbarazzante silenzio minimizzando l’accaduto come un contrattempo burocratico o “interventi fatti in buona fede” perchè a certi livelli la “buona fede” non può trovare giustificazione.

Invece di intervenire pubblicamente facendo chiarezza, su segnalazioni che ormai giungevano numerose, nel rispetto di tutti quei professionisti, imprenditori e investitori che ogni giorno si attengono a mille ingorghi burocratici per poter svolgere la loro attività nel rispetto delle regole, si è ritenuto di ostacolare l’accesso agli atti di un Consigliere di opposizione nell’indifferente silenzio dei consiglieri di maggioranza.... e questa sì che è veramente una situazione grottesca.

Susi Giglioli, capogruppo Lega Castelfiorentino

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