Passerella Ponticelli, rimozione autorizzata. Parrella risponde al Pd
Desidero informare i cittadini, i capigruppi consiliari incontrati ieri nel pomeriggio, che si è tenuta l’udienza al Tribunale di Pisa per l’Acertamento Tecnico Preventivo, procedimento attivato e ottenuto dal comune dove il giudice ha preso atto e ha dato autorizzazione alla CTu alla rimozione della passerella, che dovrà avvenire secondo le precise indicazioni del ctu per non pregiuidare la successiva definizione delle cause e delle responsabilità.
Ricordo che il comune si era immediatamente attivato per la rimozione già nel ricorso presentato per l'accertamento tecnico preventivo,contenuto nella delibera di Giunta Comunale dello scorso 19 febbraio, ben prima della richiesta ordinaria del genio civile. Nella settima prossima inizieranno le operazioni propedeutiche allo spostamento della passerella che avverrà quanto prima appena saranno espletate le necessarie operazioni come richiede la normativa.
La segretaria del Pd e consigliere di minoranza Patrizia Faraoni getta fango sull'Amministrazione invece di dare un contributo reale per fare chiarezza sulla vicenda della passerella di Ponticelli. Non interessa al Pd capire le cause della responsabilità del crollo e neppure rimuovere la passerella senza creare pregiudizio all’ accertamento delle cause del crollo. Interessa solo gettare discredito sull’operato dell’Amministrazione, a cui vengono addossate tutte le responsabilità, che invece è parte lesa in questa vicenda e che si è da subito prontamente attivata chiedendo l’intervento del Tribunale con l'accertamento Tecnico Preventivo in via d’urgenza che è il modo migliore per tutelare la nostra comunità.
La consigliera Faraoni chiede sulla stampa che gli sia fornita la documentazione richiesta, ma dimentica di dire che tutta la documentazione a cui Lei si riferisce è stata già consegnata il 6 marzo al suo capogruppo Consigliere Petri.Tale documentazione comprende anche il materiale richiesto dalla Faraoni in data 11 marzo.
Nel consiglio comunale del 4 marzo la stessa Faraoni ha chiesto espressamente di non discutere la sua interpellanza relativa al cedimento della passerella rinunciando alla risposta verbale, immediata che io era disponibile a fornire anticipando i tempi previsti dal regolamento. La Consigliera ha chiesto di volere risposta scritta rimandandone i tempi.
Quindi il gruppo del Pd rinuncia alla risposta alla propria interpellanza e non apporta nessun contributo alla discussione in consiglio sull’odg relativo alla passerella presentato dalla maggioranza, che verrà approvato anche del gruppo della Lega con 13 voti favorevoli su 17. Con questo Odg il consiglio riconosce al Sindaco e alla Giunta di aver operato correttamente e si invita a continuare nel percorso giustamente individuato.
La consigliera Faraoni sulla stampa dà lezioni di buona amministrazione a questa Giunta, ma nel consiglio del 4 marzo è costretta ad uscire abbandonando l'aula in tutta fretta su altro punto relativo ad un ampliamento di un’azienda di S.Donato, dopo che si è resa conto di non poter partecipare alla votazione avendo invece partecipato alla discussione.
Questo avviene solo dopo che, intervenendo la Consigliera su quel punto all'ordine del giorno, ho ricordato la norma contenuta nel decreto 267/2000 all' articolo 78, che disciplina l'obbligo all’astensione dei consiglieri su pratiche che riguardano se stessi o familiari fino al quarto grado di parentela. Le regole di buona amministrazione valgono anche per i consiglieri di minoranza. Sarebbe utile che Faraoni si ricordasse di rispettare le regole basilari prima di dare lezioni di corretta amministrazione.