Due anni di giunta Giglioli, Guazzini (CambiaMenti): "Bertini ancora non sostituito e contagi da zona rossa"
Mancano solo tre mesi al giugno 2021, quando l'amministrazione Giglioli compirà due anni. Il bilancio è terribilmente deludente.
La Giunta sembra avere difficoltà perfino a garantire la propria operatività: che il compianto assessore Gianluca Bertini non sia ancora stato sostituito, e che di fatto da ottobre la Giunta funzioni con un assessore in meno e con un livello di presenza degli altri componenti che non sembra affatto accresciuto, è evidentemente il segno di difficoltà politiche, su cui trasparenza vorrebbe si discutesse alla luce del sole. E invece tutto tace.
Nel frattempo una macchina comunale sempre più abbandonata a se stessa continua a perdere pezzi.
Sembra mancare ogni disegno consapevole e ogni visione del futuro: invece di affermare con forza la presenza del Comune di San Miniato nel rapporto con l'ASL, la Regione, la Provincia, gli enti e le aziende sovraterritoriali da cui dipende l'erogazione di servizi importanti, si mantiene una presenza passiva salvo dichiarare sistematicamente, quando vengono evidenziati problemi, che la competenza non è del Comune ma di questo o di quest'altro; invece di coinvolgere le forze sociali in un disegno di programmazione, si arriva a teorizzare che è bene non ci sia alcun intervento di programmazione, e settori fondamentali, come l'urbanistica, la rete commerciale, le prospettive di ripresa del turismo dopo la pandemia, sembrano totalmente abbandonati a se stessi; su altri (ad esempio sulle scuole, la viabilità, la tutela della sicurezza idrogeologica) si continua a operare prevalentemente attraverso interventi parziali, rattoppi, utilizzazione casuale di opportunità che di volta in volta si presentano.
Sul piano della partecipazione democratica questa amministrazione sta facendo peggio-ed era difficile-di quella precedente. Nonostante una mozione approvata all'unanimità dal Consiglio Comunale nel novembre 2019, a partire da una nostra proposta e ricopiata quasi integralmente nel DUP, che prevedeva l'avvio di importanti meccanismi partecipativi, dopo l'approvazione di quella mozione si sono tenute due sessioni di bilancio sulle 5 previste in questo mandato amministrativo, e entrambe le volte non sono stati nemmeno attuati quegli atti di ordinaria amministrazione che erano di routine fino al 2018, come la presentazione del Bilancio nelle Consulte territoriali, e lo stesso percorso istituzionale, nelle Commissioni e in Consiglio, è stato ridotto ai minimi termini.
E' vero che la pandemia ha reso difficili o impossibili gli incontri in presenza, ma non si può fare a meno di osservare che non è stato fatto neanche il minimo sforzo per costruire un percorso di partecipazione democratica in sicurezza e con l'uso dei mezzi telematici.
E infine proprio sulla gestione della pandemia l'Amministrazione mostra tutta la propria assenza di iniziativa. I livelli di contagio che San Miniato sta raggiungendo sono da zona rossa, e non sarebbe giusto attribuirli alla responsabilità dell'Amministrazione: livelli analoghi si raggiungono in situazioni disparatissime, ed è difficile individuare le cause di questi picchi.
Ma si può certo attribuire a responsabilità dell'Amministrazione l'assoluta insufficienza dei controlli e delle azioni di prevenzione degli assembramenti, la mancanza di iniziative, assunte anche da altri comuni della provincia di Pisa, come gli screening di massa, o la chiusura delle scuole in situazioni di rischio particolare, o la chiusura di vie e piazze nel week-end. Il Sindaco si limita, perché a questo è stato sollecitato, a fornire i numeri della pandemia, ma per il resto, anche in questo settore sembra che in lui prevalga la logica dell'intervento minimo.
Ci dispiace dover confermare la nostra previsione pessimistica, ma tutti si stanno rendendo conto che San Miniato meriterebbe di più.
Manola Guazzini, gruppo consiliare CambiaMenti