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Cuoio in zona rossa, sotto esame alcuni comuni dell'Empolese

toscana zona rossa

Il Comprensorio del Cuoio diventa zona rossa mentre per alcuni comuni dell'Empolese Valdelsa, quelli con i tassi di contagio più alti nell'ultima settimana (Certaldo, Vinci e Montelupo Fiorentino), una decisione è attesa in serata dopo il confronto tra il Presidente della Regione Toscana Eugenio Giani e i sindaci.

La proposta, già ufficializzata, di istituire una mini zona rossa formata da cinque comuni a cavallo delle province di Pisa e Firenze è stata condivisa dai sindaci di Castelfranco di Sotto (PI), Fucecchio (FI), Montopoli Val d'Arno (PI), San Miniato (PI) e Santa Croce sull'Arno (PI).

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La decisione, che di fatto potrebbe dividere in due aree i 15 comuni della Società della Salute Empolese Valdarno Valdelsa, è maturata nel pomeriggio di oggi a seguito di un incontro tra il governatore e i primi cittadini. A far propendere per questa scelta è stato l'alto tasso di contagi registrato nell'ultima settimana nel Valdarno Inferiore. Il parametro dei 250 casi settimanali ogni 100mila abitanti è stato superato largamente in tutti i cinque comuni: si va dai 340 di Montopoli, il più basso, fino ai 395 di Fucecchio.
La zona rossa al momento è stata fissata per una sola settimana, da lunedì 15 a domenica 21 marzo. Venerdì prossimo poi saranno esaminati nuovamente i dati dalla Regione Toscana per decidere se prorogarla o meno.

Discorso diverso invece per i comuni dell'Empolese Valdelsa (Fucecchio è stato inserito tra quelli del Valdarno): complessivamente il numero dei contagi nell’area non ha raggiunto i livelli particolarmente preoccupanti del Comprensorio del Cuoio ma ci sono alcune realtà, come Certaldo, Vinci e Montelupo Fiorentino, che superano la fatidica soglia dei 250 casi. Altri comuni, invece, negli ultimi giorni hanno addirittura evidenziato un calo.

Le restrizioni previste da lunedì prossimo nei comuni di Castelfranco di Sotto, Fucecchio, Montopoli Val d'Arno, San Miniato e Santa Croce sull’Arno saranno tutte quelle previste dai DPCM per le zone rosse anche se i sindaci del Comprensorio del Cuoio, visto il basso tasso di contagio verificatosi al momento nei plessi scolastici del territorio, hanno chiesto al Presidente della Regione che venga concessa la facoltà di lasciare aperti i servizi educativi 0-6 e quindi Nidi d'Infanzia e Scuole Materne. Al momento, su questa specifica richiesta, la Regione non si è ancora pronunciata. Una decisione è attesa nel fine settimana.

“La situazione dei contagi nel Comprensorio del Cuoio – dichiara Alessio Spinelli, presidente della Società della Salute Empolese Valdarno Valdelsa – è diventata veramente critica e se consideriamo anche la fortissima pressione che stanno subendo gli ospedali non potevamo che accettare la proposta del presidente Giani di istituire la zona rossa. Anzi se la situazione dei ricoveri non dovesse migliorare neppure con questa soluzione credo che dovremo estendere la zona rossa a tutti i 15 comuni. D'altronde i numeri sono impietosi, è inutile far finta di non vederli. Lo diciamo con grandissimo dispiacere per tutte quelle persone che hanno attività commerciali costrette nuovamente a chiudere. Ma se vogliamo poter tornare a una situazione che assomigli vagamente alla normalità dobbiamo riportare il contagio a livelli più accettabili di quelli attuali. Purtroppo la situazione sanitaria e quella economica non sono indipendenti l'una dall'altra. Abbiamo chiesto al Presidente Giani di concederci la possibilità di mantenere aperti i Nidi d'Infanzia e le Scuole Materne anche in zona rossa per garantire ai bambini più piccoli il loro diritto all'educazione visto che le scuole al momento non hanno un numeri di contagi significativi. Un'opportunità che ci auguriamo possa esserci concessa”.


Ecco invece quali saranno tutte le restrizioni in vigore dal 15 marzo nei cinque comuni che passano in zona rossa

Attività commerciali e servizi alla persona

Chiusura delle attività di ristorazione tra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie. Sarà possibile la consegna a domicilio e la ristorazione con asporto fino alle ore 22 ma con divieto di consumazione sul posto. Per i soggetti che svolgono come attività prevalente quelle identificate con i codici ATECO 56.3 (bar e altri esercizi senza cucina) e 47.25 (commercio al dettaglio di bevande in esercizi specializzati) l'asporto sarà consentito fino alle ore 18.
Saranno poi sospese tutte le attività commerciali al dettaglio salvo quelle di generi alimentari e di prima necessità. Saranno chiusi anche i mercati con l’eccezione dei banchi con prodotti alimentari, agricoli e florovivaistici. Restano invece aperte edicole, tabaccherie, farmacie e parafarmacie.
Per quanto riguarda i servizi alla persona dovranno sospendere la propria attività parrucchieri, barbieri e centri estetici mentre potranno rimanere aperte lavanderie e tintorie.

Scuole

E’ prevista la chiusura di tutte le scuole, di ogni ordine e grado, con la didattica a distanza che torna al 100%. I cinque comuni in zona rossa sono in attesa di una decisione per quanto riguarda la possibilità di mantenere aperti i servizi educativi 0-6, quindi Nidi d'Infanzia e Scuole Materne.
In tutte le scuole resta garantita la possibilità di svolgere attività in presenza per gli alunni con disabilità o con bisogni educativi speciali.

Spostamenti

In zona rossa è vietato ogni spostamento sia all'interno del proprio comune che verso altri comuni, ad eccezione di quelli motivati da comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità e motivi di salute. Vietati ovviamente anche gli spostamenti verso altre regioni.

Attività motoria e sportiva

Sono sospese tutte le competizioni sportive salvo quelle riconosciute di interesse nazionale dal CONI e dal CIP. Sospese le attività nei centri sportivi, resta consentito svolgere attività motoria e sportiva nei pressi della propria abitazione solo all'aperto e in forma individuale.

Musei e luoghi della cultura

Sospese mostre e servizi di apertura al pubblico di musei e degli altri luoghi della cultura ad eccezione delle biblioteche dove i servizi sono offerti su prenotazione.

I sindaci avranno la facoltà di emettere ordinanze restrittive più specifiche come avvenuto, ad esempio, con la chiusura di parchi e giardini già in vigore in alcuni comuni.

 

Fonte: Comune di Fucecchio - Ufficio stampa

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