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Firenze, niente stop alle auto inquinanti: restrizioni rinviate

Giacomo Cioni

Rimandare a fine pandemia le restrizioni alla circolazione per i veicoli diesel a Firenze e nelle città della Toscana che hanno previsto lo stop per questioni legate all'aumento dello smog. La mozione approvata all'unanimità dal Consiglio regionale della Toscana, presentata dal capogruppo di Forza Italia, Marco Stella, è stata emendata in due passaggi dal Pd, che ha fatto aggiungere al testo le frasi "d'intesa con il Ministero competente" e "di porre in essere tutte le iniziative volte alla salvaguardia dei contributi previsti dagli accordi".

Plauso di CNA alla mozione approvata all’unanimità dal Consiglio regionale per rinviare le restrizioni alla circolazione per gli automezzi diesel fino a Euro 4 nella Ztl di Firenze e nelle direttrici dei Viali che sarebbero dovute entrare in vigore il 31 marzo.

Un provvedimento che, fin dal suo annuncio, ha visto l’opposizione sia del livello metropolitano che regionale di CNA, che si è subito mobilitata verso Comune di Firenze, Città Metropolitana e Regione Toscana per posticipare la sua entrata in vigore.

“Comprendiamo e appoggiamo il fine ecologico del provvedimento, ma adesso non è proprio il momento di adottarlo. Farlo significherebbe accanirsi contro un sistema imprenditoriale già messo ko, o quasi, dalla pandemia che, nonostante gli incentivi previsti per la sostituzione dei mezzi, adesso non può certo permettersi spese. Siamo soddisfatti che il livello politico regionale sia, all’unanimità, di questo parere e sostenga le ragioni delle imprese” commenta Giacomo Cioni, presidente di CNA Firenze Metropolitana

“Attendiamo adesso il rinvio ufficiale da parte degli organi di Governo della Toscana, così come già avvenuto, per il medesimo motivo, in altre regioni d’Italia come l’Emila Romagna e Lombardia. Una proroga che deve però salvaguardare i contributi previsti per l’ammodernamento del parco auto, peraltro non sufficienti, consentendo inoltre di trovarne di aggiuntivi” spiega Luca Tonini, presidente di CNA Toscana.

Il problema delle spese necessarie all’acquisto di auto non inquinanti rimane infatti sul piatto: costi che, ad oggi, in uno scenario di collasso economico, nessuna impresa può sostenere, non solo le piccole, ma anche quelle più grandi come provano le deroghe concesse dal provvedimento al comparto pubblico, alle aziende ad esso collegate e a quello sociale. Niente stop infatti per i veicoli inquinanti del trasporto pubblico locale, del servizio di igiene urbana, Forze di polizia, Forze Armate, Vigili del Fuoco, Protezione Civile, Pubbliche assistenze, Misericordie, manutenzione delle infrastrutture pubbliche e così via.

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