Il Liceo Carducci di Volterra fa il bis, nuova vittoria alla biennale
Ancora emozioni forti al Liceo Artistico “G. Carducci” di Volterra: per la seconda volta consecutiva la scuola ha vinto il primo premio della biennale nazionale dei Licei Artistici con l'opera scultorea “La Prima Cena”. Con una vittoria ottenuta all'unanimità da giurati competenti ed esperti d'arte, si è avuta così conferma della qualità dei percorsi attuati nella scuola, dopo l'analogo premio avuto 2 anni fa con l'opera “Garbuglio Nof4”. Il nuovo lavoro è un tavolo-scultura realizzato in legno, terra cotta e stoffa su cui sono disposte 12 ciotole in alabastro volterrano, contenenti semi di grani antichi. Al centro del tavolo è collocato un disco di alabastro su cui poggia un pane con impresso un marchio che riproduce il titolo dell'opera.
Alla realizzazione di questo lavoro l'Artistico di Volterra è giunto partendo dall'argomento proposto per la Terza Biennale e relativo alla figura di Leonardo tra arte e ricerca. Sono state organizzate giornate di studio e progettazione che hanno coinvolto tutte le classi del Liceo Artistico. Al termine di questa fase i docenti hanno potuto esaminare le proposte elaborate da ogni studente e hanno individuato le idee ricorrenti tra le quali è emerso il tema della natura vista nel suo profondo legame con l'uomo. La tavola imbandita con semi antichi e realizzata con materiali locali, vuol far riflettere da una parte, su quanto sia importante ciò che la natura ci offre per vivere e dall'altro, sul problema del suo uso irragionevole e la sua manipolazione. Lo sfruttamento indiscriminato e senza scrupoli della natura infatti, sta alterando equilibri difficili da recuperare. Così, la tavola, da sempre luogo di incontro e convivialità, diventa simbolo di una denuncia e di un invito a cambiare quei comportamenti che stanno impoverendo e danneggiando l'ambiente. Il titolo richiama con un gioco di parole l'opera di Leonardo, della quale riproduce esattamente le dimensioni e vuole essere al contempo, un messaggio di speranza, perché la natura continui a dare i suoi frutti all'uomo, ma anche un monito affinché quest'ultimo recuperi il rispetto e la cura che lo consentano.
L'opera è esposta nella Sala Bianca del Palazzo dei Priori di Volterra, accompagnata da foto e video che documentano le varie fasi della realizzazione, ma al momento a causa delle limitazioni per il Covid, non è visitabile. Per queste limitazioni tutti i lavori presentati dalle 86 scuole selezionate per il concorso, saranno esposti quest'anno in una mostra on line sul portale di ReNaLiArt, inaugurata entro il prossimo aprile, con la speranza che la situazione pandemica migliori e sia possibile vedere il lavoro in una mostra non solo virtuale .
In un momento difficile e per certi versi drammatico, come quello che stiamo vivendo , è stata una vera sfida pensare di poter realizzare un'opera di queste dimensioni e con queste caratteristiche . Ciò è stato reso possibile grazie alla collaborazione di tutto il personale coinvolto, grazie al Comune di Volterra, al Lions Club Volterra, ad operatori della nostra zona come la Cooperativa Artieri Alabastro, l'Azienda Agricola biologica Floriddia, il Forno di Montegemoli, ma soprattutto grazie all'entusiasmo, alla partecipazione e all' energia degli alunni, che hanno lavorato nei laboratori in sicurezza, rispettando le norme anti-covid, ma con regolarità e tenacia, insieme ai loro professori. Alcuni di questi studenti verranno inseriti nell'Albo Nazionale delle Eccellenze curato dall'Istituto Nazionale di Documentazione, Innovazione e Ricerca Educativa (Indire).
Per tutti questi motivi, la gioia e la soddisfazione di tutto l'Istituto sono state più intense e profonde: ancora una volta il Liceo Artistico di Volterra è riuscito infatti, ad unire la ricerca e la progettazione alla manipolazione di materiali , l'innovazione alla tradizione, dimostrando l'enorme potenziale creativo che può esprimere anche nella difficoltà che la pandemia ci impone.
Fonte: Ufficio Stampa