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Società della Cura di Firenze si mobilita: "Vaccino per tutti, sospendere brevetti"

L'11 marzo alle 17:30 di fronte alla stazione Santa Maria Novella, la Società della Cura di Firenze si mobilita assieme ad altre realtà della società civile fiorentina (CUB Firenze, Firenze Città Aperta, Firenze Possibile, FLC CGIL Università di Firenze, Perunaltracittà, Potere al Popolo Firenze, Rifondazione Comunista,  USB Firenze) e in contemporanea a centinaia di altre città in Europa per chiedere la sospensione dei brevetti sui vaccini e sui farmaci anti-covid, che impediscono la produzione su vasta scala di presidi sanitari che sarebbero fondamentali per uscire definitivamente dalla pandemia. Una data simbolica, che corrisponde al primo anniversario della dichiarazione di pandemia mondiale da parte dell'OMS, ma anche alla riunione del Consiglio dell'Organizzazione Mondiale del Commercio (OMC/WTO) sulla proprietà intellettuale, dove si sta consumando uno scontro tra Sudafrica, India e altri cento Paesi aderenti all'organizzazione, che chiedono una sospensione della protezione dei brevetti, e altri Paesi come Unione Europea, Stati Uniti, Giappone che hanno deciso di opporsi irragionevolmente a una proposta che aiuterebbe ad accelerare la lotta al virus. Tutto ciò nonostante che le risorse per lo sviluppo dei vaccini siano state in gran parte pubbliche e che i brevetti stiano garantendo profitti altissimi, basti pensare che solo per Pfizer sono previsti oltre 12 miliardi di euro di aumento per il solo 2021.

Il presidio di oggi 9 marzo al Mandela Forum dove si stanno somministrando le vaccinazioni a ritmo serrato, è un ulteriore passo verso la mobilitazione di giovedì 11 marzo, e viene dopo il flashmob organizzato il 2 marzo scorso davanti all'ospedale di Santa Maria Nuova dalla Società della Cura (convergenza nazionale di oltre 1100 tra organizzazioni sociali, movimenti e attiviste e attivisti che a Firenze vede un coordinamento territoriale) chiedendo di esporre sui balconi striscioni e cartelli con la frase "nessun brevetto blocchi i vaccini anti Covid", iniziativa a cui hanno aderito anche altri territori, come Pisa, Venezia e Milano.

"La mobilitazione per avere vaccini liberi da brevetto per tutte e per tutti è una lotta di civiltà" secondo Lara Panzani, coordinatrice della Società della Cura di Firenze, "che ha avuto un precedente virtuoso giusto 20 anni fa, quando lo stesso scontro al vertice all'interno dell'Organizzazione Mondiale del Commercio ha permesso di liberare da brevetto i farmaci anti HIV, accelerando la lotta mondiale all'AIDS, soprattutto nei Paesi del Sud del mondo. E' necessaria la stessa forza e la stessa motivazione di allora, perché su questo terreno non si gioca soltanto una questione di giustizia e di umanità, ma la possibilità di uscita dalla pandemia in tempi brevi per tutti i Paesi del mondo".
La mobilitazione dell'11 marzo, prevista alle 17:30 di fronte alla stazione Santa Maria Novella con un presidio e la possibilità di raccogliere firme, è collegata all'iniziativa europea No profit on Pandemic per sbloccare i brevetti sui vaccini e sui farmaci per la quale si stanno raccogliendo centinaia di migliaia di adesioni (https://noprofitonpandemic.eu/it/).

Fonte: Ufficio Stampa

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