Politiche educative, 8 comuni dell'Empolese Valdelsa fanno squadra
Nelle settimane scorse è stata firmata, da parte dei Sindaci di otto Comuni appartenenti all’Unione dei Comuni del Circondario Empolese-Valdelsa, una convenzione per aderire all’avviso pubblico indetto dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le Politiche della Famiglia - “Educare in Comune”, finalizzato al contrasto della povertà educativa ed al sostegno delle opportunità culturali ed educative di persone minorenni.
"In un periodo storico così complesso in cui le diseguaglianze sociali si accentuano, il ruolo che assume la politica diventa determinante nel riuscire a costruire ambiti di intervento in cui i giovani possano diventare protagonisti di percorsi d'azione collettiva che li aiutino a sentirsi partecipi del presente e costruttori del futuro." dichiarano gli Assessori dei comuni coinvolti nel progetto.
I Comuni di Montespertoli, Capraia e Limite, Castelfiorentino, Cerreto Guidi, Certaldo, Gambassi Terme, Montaione e Montelupo Fiorentino si sono uniti in un progetto comune dal titolo “CIRCONDiamoci di idee”. Il progetto propone azioni d'intervento a livello zonale per attuare politiche educative di comunità rivolte ai giovani ed alle loro famiglie, affinché possano diventare soggetti sempre più attivi della società.
"CIRCONDiamoci di idee" è ideato come modello facilmente replicabile e trasferibile in altri contesti territoriali simili, suddiviso in tre macro-azioni:
- espressione del sé: che prevede azioni che si fondano su un approccio partecipativo, finalizzate a promuovere il dialogo, la narrazione di sé e delle proprie emozioni.
- Comunità inclusiva: che prevede azioni volte a promuovere il pluralismo culturale, l’educazione alla diversità culturale e di genere mediante attività ludiche-laboratoriali, anche in contesto scolastico, che mettano al centro l'incontro, la conoscenza e il rispetto dell'altro.
- Diversità come valore: che prevede attività educative rivolte a giovani e famiglie sulla comunicazione non violenta e sui temi della diversità, della pace, della cittadinanza attiva e della partecipazione democratica, insieme ad attività tese a contrastare l'emarginazione della persona diversa, compresa la persona con disabilità, attraverso la progettazione condivisa di spazi inclusivi.
I bambini ed i ragazzi coinvolti saranno dunque in grado di cooperare, relazionarsi e includere la persona diversa, avranno la possibilità di condividere le proprie emozioni con gli altri, senza paura dei pregiudizi e di accogliere quelle altrui fino ad essere loro stessi portatori di processi di inclusione, coesione e solidarietà sociale.
In caso di aggiudicazione del finanziamento ministeriale, l’attività organizzativa ed operativa del progetto sarà garantita dal Comune capofila, coadiuvato agli altri otto enti locali coinvolti ed affiancato dal Centro Studi “Bruno Ciari”, l’associazione degli undici comuni del territorio Empolese-Valdelsa, costituita nel 1992, che opera con finalità di ricerca, sperimentazione, formazione e aggiornamento in ambito pedagogico.
Il valore economico dell’intero progetto, della durata di 12 mesi, è di circa € 350.000.
Le risorse, se finanziate dal Ministero, verranno ripartite, in parte uguali, fra gli enti aderenti per realizzare, ciascuno nell’ambito dei propri territori comunali, le azioni positive proposte.
Ma l’obiettivo principale del progetto rimane quello di rendere la comunità del territorio Empolese-Valdelsa ancora più coesa e inclusiva, ponendo anche le basi per una nuova progettazione degli spazi pubblici a partire delle idee proposte dai ragazzi coinvolti, nell'ottica di un futuro più accogliente verso tutte quelle fasce della popolazione più escluse ed emarginate.
Fonte: Unione dei Comuni Circondario Empolese Valdelsa