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Il 52,9% delle aziende agricole in Toscana ha un’alta qualità dell’occupazione

La sostenibilità aiuta le imprese agricole a crescere, rendendole più innovative, competitive e migliorando la qualità dell’occupazione. Più di un’azienda del settore su due (52,9%) in Toscana è particolarmente sensibile e impegnata sul tema. E questa attenzione, sempre per una buona metà di imprese nella regione, esce ulteriormente rafforzata dalla pandemia, che ha impresso significativi cambiamenti alla cultura aziendale e dato nuovo significato a obiettivi e politiche sostenibili.

Sono questi i principali risultati, relativi alla Toscana, del primo Rapporto AGRIcoltura100 - promosso da Reale Mutua in collaborazione con Confagricoltura e realizzato da Innovation Team del Gruppo Cerved - che ha indagato l’impegno delle aziende agricole italiane nei diversi ambiti della sostenibilità.

AGRIcoltura100 è un progetto pluriennale nato per monitorare e valorizzare il contributo dell’agricoltura alla crescita sostenibile dell’Italia e alla sua ripartenza dalla crisi del Covid-19. La prima edizione ha visto la partecipazione di ben 1.850 imprese agricole di tutti i comparti produttivi e le regioni d’Italia.

Il modello di analisi ha elaborato i dati di 234 variabili e prodotto per ogni azienda 17 indici per altrettanti ambiti di sostenibilità, raggruppati in 4 aree: E (Environment - Sostenibilità ambientale); S (Social - Sostenibilità sociale); G (Gestione - Gestione dei rischi e delle relazioni); D (Development - Qualità dello sviluppo). Sulla base dei dati raccolti è stato attribuito a ogni partecipante l’Indice AGRIcoltura100, che misura il livello di sostenibilità dell’impresa agricola. Le aziende ricevono inoltre un servizio riservato di assessment di sostenibilità, che permette di valutare i risultati raggiunti e le aree di miglioramento, supportando così il loro impegno per diventare più sostenibili e competitive.

PRIMO RAPPORTO AGRIcoltura100 – PRINCIPALI EVIDENZE

Una sensibilità diffusa per la sostenibilità

L’agricoltura della Toscana si dimostra un settore d’avanguardia in tema di sostenibilità: il 23% delle imprese ha infatti un livello di sostenibilità alto e il 29,9% medio-alto.

La sostenibilità ambientale vede il maggior tasso di iniziativa

L’area della sostenibilità ambientale è quella in cui si registra il maggiore impegno delle imprese agricole, con iniziative finalizzate al miglioramento dell’efficienza nell’utilizzo delle risorse (99,1% di imprese attive), alla garanzia della qualità dei prodotti e della salute alimentare (93,6%), fino alle attività di gestione del rischio idrogeologico (71,7%), di gestione e riduzione delle emissioni (47%) e alle innovazioni per la sostenibilità ambientale (22,6%), come l’uso di dati per i processi gestionali e produttivi o di tecnologie di precisione.

Anche la sostenibilità sociale vede un impegno significativo: qui spiccano la valorizzazione del capitale umano (77,8%) - comprendente attività di formazione professionale ed extraprofessionale dei lavoratori, cooperazione con le scuole per l’inserimento dei giovani e attività di formazione sulla sostenibilità - e la sicurezza del lavoro (75,8%), con iniziative di formazione, controlli e certificazioni.

Nell’area della gestione dei rischi e delle relazioni, invece, il tasso di iniziativa più rilevante è quello della gestione dei rischi, che vede attive l’80,3% delle imprese con polizze assicurative contro gli eventi atmosferici, per la protezione del patrimonio aziendale e per la responsabilità civile. Forte anche l’impegno nei confronti delle comunità locali (77,1%) e nei rapporti con le reti e la filiera (62,5%).

Con la pandemia, è cresciuta l’importanza della sostenibilità nella cultura aziendale

L’emergenza Covid-19 ha anche determinato impatti significativi nella cultura aziendale: una buona metà di imprese agricole dichiara che la sostenibilità è aumentata di importanza in tutte le aree, in primis quella ambientale (57,2%) fino a quella sociale (54,5%) e della gestione dei rischi e delle relazioni (50,7%).

La sostenibilità è una vera e propria leva di business per le imprese agricole

AGRIcoltura100 ha anche misurato la qualità dello sviluppo delle aziende agricole - l’area D (Development) - definita dai tre ambiti della qualità dell’occupazione, competitività e innovazione.

Ebbene: oltre un’impresa agricola su tre (43,8%) in Toscana ha un livello di qualità dell’occupazione alto o medio-alto, ed è quindi impegnata nell’offrire rapporti di lavoro stabile e di qualità, facilitando l’accesso e la formazione dei giovani e sostenendo il lavoro delle donne, con iniziative di tutela dei diritti e conciliazione vita-lavoro.

Dati significativi anche in tema di innovazione, dove più di un’impresa su tre (37,2%) ha un livello alto o medio-alto, correlato positivamente con lo standard generale di sostenibilità.

Mettendo a fattor comune qualità dell’occupazione, competitività e innovazione, emerge che ben il 51,1% delle imprese agricole in Toscana ha un indice di qualità dello sviluppo alto o medio-alto, e anche in questo caso traspare la robusta correlazione con l’Indice AGRIcoltura100. Pertanto: le imprese con un livello elevato di sostenibilità sono anche più sostenibili sotto il profilo economico: hanno una migliore qualità dell’occupazione (più lavoro continuativo, più donne e più giovani), sono più competitive e innovative. Investendo nella sostenibilità, dunque, le imprese agricole generano un impatto positivo sull’ambiente e la società e insieme rafforzano il proprio business e la capacità competitiva.

AGRIcoltura100: PREMIAZIONE

Nella mattinata di oggi si è tenuto, in modalità virtuale, l’evento di presentazione del Rapporto AGRIcoltura100 relativo al 2020 e di premiazione delle imprese agricole vincitrici, con intervento del Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali Stefano Patuanelli. Sono inoltre intervenuti: Luca Filippone – Direttore Generale di Reale Mutua; Massimiliano Giansanti – Presidente di Confagricoltura; Enea Dallaglio – Partner di Innovation Team, società di ricerca del Gruppo Cerved; Vittorio Amedeo Viora, Amministratore di Reale Mutua Assicurazioni e Vicepresidente dell’Accademia di Agricoltura di Torino.

Durante la mattinata, sono state premiate le prime tre imprese nello scoring dell’Indice AGRIcoltura100 e altre sei imprese che si sono particolarmente distinte per il loro impegno in specifici ambiti di sostenibilità.

Prime tre imprese classificate:

Imprese con menzioni speciali:

Fonte: Ufficio Stampa

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