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Dalla Provincia di Pisa una palazzina per la Casa della Donna di Pisa

Consegnata dalla Provincia di Pisa nella mattina di lunedì 8 marzo alla “Casa della Donna” la Palazzina di Via Galli Tassi 8 a Pisa, immobile di proprietà dell’ente provinciale e inserito nel piano delle alienazioni, con una cerimonia avvenuta nel pieno rispetto delle normative anticontagio e alla presenza dell’Assessora Regionale alle Pari Opportunità, Alessandra Nardini. Presente all'evento anche il Presidente del Consiglio Regionale Antonio Mazzeo.

Una aggiudicazione avvenuta grazie ad un apposito avviso pubblico conoscitivo, finalizzato all'assegnazione in comodato gratuito ad un Ente del terzo settore dell’immobile della Provincia, che come requisito doveva aver aderito al Protocollo d’intesa con la Prefettura “Rete provinciale per la prevenzione e il contrasto della violenza maschile contro le donne, della violenza intra-familiare e della violenza assistita”, stipulato nel settembre 2020,e che annovera tra i primi firmatari, oltre la stessa Prefettura di Pisa, anche la Provincia di Pisa. “Una consegna che trova espressione in una giornata significativa come quella dell’8 marzo in cui si celebra la Giornata Internazionale della Donna, a sottolineare l’importanza stessa delle attività della Casa della Donna di Pisa svolte per le donne”, afferma il Presidente Massimiliano Angori. “Questo lungo percorso amministrativo, dunque, trova adesso la sua completa applicazione con la consegna della palazzina all’Associazione, in nome dei principi di sussidiarietà, cooperazione, efficacia, efficienza ed autonomia organizzativa dell'amministrazione, che prevedono che le amministrazioni pubbliche, nell'esercizio delle proprie funzioni di programmazione e organizzazione a livello territoriale degli interventi e dei servizi nei propri settori di attività assicurino il coinvolgimento attivo degli enti del Terzo settore. La Casa della Donna, inoltre, in tale contesto, avendo aderito al Protocollo stilato dalla Prefettura si presta perfettamente a garantire questo ruolo di sussidiarietà. Come Ente sappiamo quanto sia importante, attraverso azioni simili, diffondere concretamente la cultura della parità di genere e ci adoperiamo per questo attraverso anche il sostegno concreto a politiche di sostegno rivolte alle donne. La mattinata di oggi ne è un esempio; stiamo proseguendo anche un dialogo con le Associazioni che erano presenti nello spazio della Ex Limonaia, di recente sgomberato. Abbiamo nuovamente incontrato, insieme alla Consigliera Olivia Picchi,i loro rappresentanti la scorsa settimana, che ci hanno consegnato un dossier dettagliato, come da noi richiesto nel precedente incontro, delle attività che in questo spazio erano portate avanti, comunque, a beneficio del tessuto sociale. L’impegno della Provincia è quello di andare a ricercare tutte le soluzioni possibili e praticabili per far sì che tali attività a beneficio della collettività possano riprendere in spazi adeguati e sicuri. A dimostrazione dell’impegno profuso da parte del nostro Ente per tali tematiche”.

“Questa giornata - dichiara la presidente della Casa della donna Carla Pochini - è per tutte noi molto importante e rappresenta una data doppiamente simbolica. Era, infatti, l'8 marzo 1990 quando entrammo per la prima volta in via Galli Tassi e oggi, dopo un’aggiudicazione avvenuta attraverso un bando pubblico, la Provincia di Pisa ci consegna nuovamente questa palazzina, dove da trentuno anni offriamo servizi e attività a sostegno dei diritti delle donne, per la parità di genere e contro la violenza sulle donne. Grazie a questo importante passaggio e alla convenzione che andremo a firmare - continua Pochini - finalmente questo immobile, sede della nostra associazione fin dalle origini, esce dal piano dei beni alienabili e ci viene consegnato riconoscendo tutto il lavoro che abbiamo svolto in questi anni sul territorio e che continueremo a svolgere con un rinnovato impegno. Quella di oggi è una grande vittoria per tutte le donne, una vittoria a cui hanno contribuito in tante, con impegno e tenacia, dentro e fuori la Casa della donna. Un grande grazie va a tutte loro. E poi un grande grazie va a questa amministrazione provinciale e a chi a livello istituzionale ha lavorato per questo risultato che riconosce, di fatto, che la Casa della donna è un bene comune, che i luoghi delle donne sono beni comuni. Il nostro augurio - conclude a Pochini - è che questo risultato diventi una buona pratica, un esempio da seguire anche per altri luoghi di donne a Pisa, in Toscana e in tutta Italia”.

“Lo scoppio dell’emergenza COVID-19 e il suo protrarsi hanno evidenziato la rilevanza dei servizi dei centri antiviolenza e delle case-rifugio e il funzionamento della rete territoriale nell’Emergenza del Covid-19, garantendo l’attività di ascolto e di consulenza per le donne finalizzata alla valutazione del rischio ed al monitoraggio delle donne già in carico, che diventa azione di prevenzione dell'escalation della violenza, assicurando la continuità del sostegno psicologico e del supporto legale per le donne già in percorso, nonché consulenze psicologiche e informazione legale per le donne che si rivolgono a questo centri per la prima volta. Ecco perché consegnare oggi questo spazio alla Casa della Donna da parte della Provincia di Pisa, in questo particolare momento storico, assume una duplice valenza”, afferma la Consigliera alle Pari Opportunità, Olivia Picchi. “Tra le altre cose, nelle attività che saranno qui espletate, la Casa della Donna garantisce una valorizzazione dell’immobile attraverso una proposta culturale corredata di servizi e azioni a supporto, tutela e promozione dei diritti delle donne, delle pari opportunità e per il contrasto alla violenza sulle donne. A tutto ciò si affiancherà la promozione dei saperi e dei diritti delle donne, delle pari opportunità e del contrasto alla violenza maschile sulle donne e di genere attraverso corsi di formazione, servizi e iniziative in collaborazione con enti pubblici e privati e istituzioni a livello provinciale e regionale. Da sottolineare inoltre la collaborazione con il Terzo settore, con organizzazioni sindacali e di categorie, con aziende che operano sul territorio provinciale e regionale in particolare con la Rete Educare alle differenze. Un insieme di azioni e attività, insomma, che in questo particolare contesto creato dalla pandemia rappresenteranno un significativo sostegno per le politiche di genere, facendo sì che questo luogo diventi una vera e propria fucina a livello cittadino di azioni, seppur nel rispetto delle norme anticontagio, al sostegno fattivo dell’universo femminile. In un clima in cui siamo obbligati a mantenere le distanze, attraverso i servizi della Casa della Donna, tutte coloro che lo necessiteranno saranno supportate e mai lasciate sole. Ringraziamo infine la Regione Toscana che, grazie alla nuova legge sul terzo settore, ci ha permesso di risolvere una situazione a rischio, soprattutto dopo la chiusura dei progetti da parte del Comune di Pisa”, conclude Picchi.

Fonte: Provincia di Pisa - Ufficio stampa

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