Giani in visita all'IRCCS Stella Maris a Calambrone
“Per me Stella Maris rimane e rimarrà sempre un punto di riferimento. Stella Maris è sempre stato il segno di speranza per quello che sono le nuove generazioni e conseguentemente il nostro futuro. Una luce, una stella per un’attività che in tutta la Toscana significa aiuto alle persone con disagio mentale che colto nell’età della formazione, può essere alleggerito e indirizzato verso una cura, una riabilitazione, un’assistenza”. Sono le parole pronunciate dal Presidente della Regione Toscana Eugenio Giani che ieri ha fatto visita al IRCCS Fondazione Stella Maris nella sua sede di Calambrone, incontrando i suoi vertici: il Presidente avv. Giuliano Maffei, Il Direttore Generale dr. Roberto Cutajar, il Direttore scientifico prof Giovanni Cioni, Il Direttore Sanitario Giuseppe De Vito, il consiglio di amministrazione otre ai primari e una delegazione degli operatori della Fondazione Stella Maris sia di Calambrone, sia delle sedi di San Miniato e Montalto. Presenti anche Mons. Andrea Migliavacca, Vescovo di San Miniato grazie al quale è stata possibile la visita del dr. Giani, e il Sindaco di Pisa, dr. Michele Conti, da sempre vicino all’Istituto.
Quello del Governatore della Toscana è stato un lungo incontro improntato alla massima conoscenza delle problematiche in cui si dibatte la Fondazione Stella Maris anche a causa dell’emergenza Covid. Ad aprire la mattinata è stato il Presidente Giuliano Maffei che ha voluto rivolgere il suo saluto al Presidente e al Sindaco: “Nonostante la pandemia – ha detto – noi vogliamo continuare a progettare per meglio prenderci cura dei più fragili. Continuiamo a pensare anche al Nuovo Ospedale, siamo in attesa che il nostro Sindaco ci rilasci il permesso a costruire perché le preghiere per mettere in moto la Divina Provvidenza abbiamo già iniziato a recitarle. Sono sicuro che Tu Eugenio e Tu Michele, insieme, dall’alto dei Vostri prestigiosi incarichi ci darete una grande mano per aiutarci nella costruzione del Nuovo Ospedale dei bambini perché vedete, come dice il maestro ai suoi allievi nel film l’Attimo fuggente, ciascuno di noi può scrivere il suo verso nel potente spettacolo della vita che ogni giorno continua e si rinnova”.
Fonte: Ufficio stampa