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Passa la mozione PD: via la tampon tax a Castelfiorentino

IL Consiglio comunale di Castelfiorentino ha approvato la mozione PD sullo stop alla tampon tax. 'Il ciclo non è un lusso' è il nome della mozione presentata dalla giovane consigliera PD Ilaria Angiolini, delegata alle pari opportunità, nel Consiglio di giovedì 4 marzo. La tampon tax, oggetto già di novità a Empoli, è l’imposta sui prodotti igienico-sanitari femminili.

Angiolini ha ricordato che l’attuale aliquota IVA al 22% per i prodotti igienici femminili li classifica come beni di lusso, quando nella realtà sono beni di prima necessità, essenziali e indispensabili per le donne in età fertile, e come tali dovrebbero essere considerati: “Da anni si discute della riduzione di questa tassa ingiusta e discriminatoria, che va a gravare in particolar modo sulle donne con basso reddito, e un piccolo passo nella giusta direzione è stato fatto nel 2019, quando l’IVA è passata al 5% sui prodotti sanitari femminili biodegradabili, compostabili o lavabili. Questo però incide solo su una piccola parte dei prodotti usati dalle donne italiane, e non può bastare”.

La mozione punta a sollecitare il Governo su una riduzione dell'aliquota IVA. Inoltre chiede alla giunta castellana di verificare tramite le farmacie comunali la possibilità di applicare prezzi ridotti o promozionali sui prodotti sanitari femminili che possano favorire le fasce più svantaggiate. In più, si chiede di farsi promotori presso i dirigenti scolastici di iniziative che favoriscano la distribuzione gratuita di dispositivi igienici femminili nelle scuole secondarie, coinvolgendo anche i consultori, la società della salute e le associazioni del territorio nell’organizzazione di momenti di educazione sessuale per gli studenti, con l’obiettivo di sdoganare il tabù del ciclo mestruale, ancora oggi fonte di discriminazione e vergogna per le donne.

Eravamo convinti che tutto il consiglio comunale avrebbe mostrato una grande sensibilità verso questo importante tema, che vede ancora al centro la parità di genere e le “difficoltà” delle donne, aggravate anche dalla pandemia che stiamo vivendo. Le dichiarazioni di voto delle donne della Lega, che non hanno ritenuto nemmeno di partecipare alla votazione, ci fanno prendere atto che per raggiungere il traguardo della parità di genere c’è ancora tanto lavoro da fare. Noi a questa battaglia non ci sottraiamo” conclude Angiolini.

 

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