Museo Galileo partner del progetto VAST: studio sui i valori morali fondanti l'Unione Europea
Nell’ambito del Programma Quadro H2020 (Programma Quadro dell'Unione Europea per la ricerca e l'innovazione relativo al periodo 2014-2020) a dicembre 2020 è stato avviato il progetto europeo di ricerca VAST che vede la partecipazione del Museo Galileo a fianco di altre prestigiose istituzioni europee coordinate dall’Institute of Informatics and Telecommunications presso il National Center for Scientific Research Demokritos (Grecia).
VAST, acronimo per Values Across Space and Time, mira a studiare la trasformazione dei valori morali nello spazio e nel tempo, con particolare enfasi su valori come libertà, democrazia, uguaglianza, tolleranza, dialogo, dignità umana, Stato di diritto, considerati fondamentali per la formazione di comunità sostenibili e per un’armoniosa convivenza tra i cittadini.
VAST è frutto di una collaborazione internazionale tra otto partner di cinque diversi Paesi: National Center for Scientific Research Demokritos (Grecia), Museo Galileo di Firenze (Italia), Università degli Studi di Milano (Italia), National and Kapodistrian University of Athens (Grecia), Universidade NOVA de Lisboa (Portogallo), Fairytale Museum (Cipro), Semantika (Slovenia) e Athens & Epidaurus Festival (Grecia).
“Il Museo Galileo partecipa al progetto VAST come erede di una tradizione scientifica di portata europea esemplarmente promossa dai Granduchi di Toscana tra il XVI e il XVIII secolo”, ha dichiarato Filippo Camerota, Vice Direttore del museo fiorentino. “La centralità del metodo sperimentale di Galileo nel movimento di idee noto come Rivoluzione Scientifica fa del Museo Galileo uno dei luoghi più rappresentativi del cambiamento epocale che mutò radicalmente l’immagine del mondo, ponendo la scienza al centro dei rapporti tra potere politico, società e fede religiosa.”
Il progetto prevede di portare in primo piano i valori europei utilizzando tecnologie all’avanguardia per creare una piattaforma digitale e una base di conoscenza che includerà narrazioni afferenti a tre diverse aree disciplinari: teatro (con particolare attenzione alla produzione della Grecia antica), scienza (con focus sulla rivoluzione scientifica e la filosofia naturale del XVII secolo) e folclore (incentrata su fiabe e racconti popolari). Attraverso tecniche e strumenti digitali avanzati, i ricercatori studieranno come il significato di valori specifici è stato espresso, trasformato e recepito nel tempo, risalendo alle storie che hanno contribuito a plasmare la cultura europea. Saranno esaminati documenti storici che rappresentano testimonianze di momenti significativi della cultura e della storia europee, come il periodo classico e la rivoluzione scientifica del XVII secolo, quando furono gettate le basi concettuali, metodologiche e istituzionali della scienza moderna.
Andando oltre l’analisi della trasformazione dei valori morali nel passato, il progetto VAST studierà come tali valori vengono comunicati e percepiti oggi, raccogliendo, digitalizzando e analizzando narrazioni ed esperienze sia di coloro incaricati di trasmetterli (artisti, scrittori, registi, operatori della cultura e dell’industria creativa, curatori di musei, educatori, ecc.) sia del pubblico (spettatori, visitatori di musei, studenti, ecc.).
Per monitorare i valori europei nello spazio e nel tempo, per consentire la comprensione completa della loro evoluzione e per studiare come tali valori vengono recepiti dal pubblico, i partner utilizzeranno metodologie e strumenti diversi, come analisi dei testi, interviste, questionari e altro materiale reperibile a stampa e online, rappresentazioni teatrali, storie e racconti, trasmessi sia in video che in forma scritta o orale. La comunità che fornirà questi contenuti è composta da studiosi, ricercatori, curatori, artisti, ed esperti di narrazione, ma anche da spettatori, visitatori di musei, studenti e pubblico generico.
VAST mira a digitalizzare e preservare storie, scoperte ed esperienze come beni immateriali collegati a produzioni teatrali significative, programmi educativi ed esposizioni museali, arricchendo i manufatti digitali e fornendo un contesto aggiuntivo per l’analisi e la valutazione semantica delle risorse digitali e del patrimonio culturale.
Questo tipo di digitalizzazione, conservazione e fruizione del patrimonio culturale europeo migliora la comprensione della nostra storia culturale, un motore chiave per la crescita economica, sociale, ambientale e per lo sviluppo sostenibile.
Fonte: Ufficio Stampa