'Mercato del sesso', sequestrato centro massaggi a Quarrata
I carabinieri della Stazione di Quarrata hanno portato alla luce un fiorente “mercato del sesso” che aveva luogo all’interno di quello che in teoria avrebbe dovuto essere solo un centro massaggi.
Gli accertamenti dei militari hanno permesso di scoprire che dietro le immagini floreali a colori tenui e l’insegna apparentemente innocua di “centro muscolare rilassante”, si nascondeva in realtà un intensa attività di sfruttamento della prostituzione, dove i clienti potevano ricevere varie prestazioni sessuali.
Da alcune settimane infatti i carabinieri avevano riscontrato un crescente “via vai” di persone nei pressi di tale “Centro Benessere” e avevano così deciso di effettuare un più attento monitoraggio dell’area con servizi di osservazione in abiti borghesi.
Contestualmente sono state effettuate delle ricerche online riguardanti i numeri di telefono “sponsorizzati” nelle insegne del centro ed è emerso che i numeri erano collegati ad annunci erotici fortemente espliciti e chiaramente riconducibili a rapporti sessuali.
Negli annunci, oltre alla natura dei “servizi” forniti e all’assoluta “riservatezza" delle ragazze, veniva particolarmente enfatizzata l’attenzione alla cura dell’igiene e alla santificazione degli ambienti, quasi a voler rassicurare potenziali clienti da eventuali preoccupazioni legate alla attuale situazione pandemica.
Nel corso dell’attività, è emerso che all’interno del centro vi erano tre donne di nazionalità cinese che di fatto utilizzavano i locali per fornire prestazioni sessuali, con un tariffario ben preciso a seconda delle richieste dei clienti, che potevano consumare anche rapporti completi per la somma di 50 euro che venivano consegnati direttamente alle interessate.
Una volta raccolti tutti gli elementi, i carabinieri hanno effettuato un accesso all’interno dello stabile, suddiviso in piccoli ambienti con lettini, dove hanno trovato le tre donne in abbigliamento intimo, profilattici, creme lubrificanti e contanti.
Nei confronti di una di loro, sprovvista di permesso di soggiorno, sono state avviate le procedure per l’espulsione.
Il locale veniva quindi sottoposto a sequestro preventivo ed il titolare dell’esercizio, un quarantaseienne cinese residente in Campania, deferito per favoreggiamento della prostituzione.