Amazon, fallito incontro tra Trasline e Uiltrasporti: "Continueremo con le azioni di lotta"
Si è tenuto ieri l’incontro che ha visto da una parte l’associazione datoriale Assoespressi e le aziende Loed e Transline, che effettuano consegne per Amazon, e dall’altra la Uiltrasporti Toscana. Sul tavolo le problematiche che hanno portato i lavoratori a protestare con scioperi e presidi che si sono tenuti nell’area industriale di Montacchiello (Pisa) nei giorni scorsi.
Alla fine del confronto, l’azienda Loed, su richiesta della Uiltrasporti, ha deciso di monitorare i carichi di lavoro per una settimana insieme ai delegati con l’impegno aziendale a rivederli ed alleggerirli.
Per quanto riguarda invece le problematiche relative a Trasline (ricorso a cassa integrazione, carichi di lavoro eccessivi, franchigia a carico dei corrieri), dopo un lungo dibattito era stato deciso di proseguire la riunione in presenza a Pisa, limitando il confronto alla sola azienda e ai relativi delegati dei lavoratori. Senza alcuna spiegazione l’azienda è invece scomparsa, anche telefonicamente, e l’incontro concordato non si è mai tenuto.
“Un atteggiamento - denuncia la Uiltrasporti - che non aiuta certo a stemperare il clima e a trovare soluzioni. Al contrario, è la conferma delle nostre ragioni. A questo punto ci domandiamo, e domandiamo innanzitutto ad Amazon, se tale modo di fare, denigratorio dei lavoratori e delle loro rappresentanze, rientra nel ‘codice di condotta’ che la stessa Amazon chiede ai propri fornitori di seguire. Infine, per chiarire ancora meglio quale sia l’atteggiamento tenuto da Trasline, basti sapere che domenica sera l’azienda ha aperto la procedura di richiesta di cassa integrazione (sbagliando gli indirizzi) retroattiva al primo di gennaio, negando tale circostanza anche durante l’incontro della mattina”.
“Una situazione paradossale - conclude la Uiltrasporti - Con questo atteggiamento di chiusura e di mancanza totale di volontà di confronto, siamo obbligati a riprendere le nostre azioni di lotta. Chiederemo anche agli organismi competenti di verificare la correttezza della richiesta degli ammortizzatori sociali. Inoltre daremo mandato ai nostri legali di verificare se ci sono gli estremi per una denuncia per comportamento antisindacale, viste anche le sostituzioni del personale scioperante fatte dall’azienda. Chiederemo infine un incontro al Prefetto, auspicando un interessamento anche delle Istituzioni locali e regionali a una vicenda che lascia decisamente sgomenti. I diritti dei lavoratori non possono essere calpestati”.
Fonte: Ufficio Stampa UIL Toscana