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Cibo scaduto e con parassiti nel market etnico, denunce a Prato

Il Nucleo Investigativo dei Carabinieri Forestali di Prato (NIPAAF) ha proceduto al controllo di un market etnico gestito da proprietari di etnia nigeriana sito a Prato in via Bologna.

I militari hanno accertato diverse violazioni. In particolare sono state trovate e sottoposte a sequestro penale ed amministrativo circa 200 confezioni di prodotti alimentari che erano stati posti in vendita benché in cattivo stato di conservazione, infestati dalla presenza di parassiti, ancorché scaduti o privi delle previste etichettature in lingua italiana. Oltre alle denunce penali sono state anche irrogate sanzioni amministrative di natura pecuniaria per 4.000 euro, nonché impartite prescrizioni per sanare le irregolarità riscontrate.

Ma l’aspetto più grave emerso durante l’accertamento è stato la violazione di sigilli e la dispersione di 472 alimenti già oggetto di un precedente sequestro, sempre effettuato dai Carabinieri Forestali, aggravato dalla ciurcostanza di essere stato commesso dalla stessa persona proprietaria dei beni ed ancor più nominata custode giudiziale.

Benché gli accertamenti portino a ritenere che siano stati distrutti e dispersi dai proprietari del negozio, si sta indagando nel timore che tali alimenti possano essere stati posti regolarmente in vendita ad ignari clienti.

Nel punto vendita, gestito quale negozio a conduzione mirofamiliare, è risultato impiegato anche un lavoratore a nero.

Le attività sono state condotte attraverso un dispositivo interforze che ha operato in base agli aspetti di specifica competenza, composto oltre che dal NIPAAF anche dai Carabinieri dei Nucleo Ispettorato del Lavoro di Prato e Roma, dell’ASL di Prato, della Stazione Carabinieri Forestale di Prato e dalla Sezione Radiomobile della Compagnia Carabinieri .

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