Invita a indossare la mascherina, guardia volontaria ambientale aggredita a Pescia
Una Guardia Ambientale Volontaria in servizio a Collodi è stata colpita nel pomeriggio di lunedì 15 febbraio intorno alle ore 15, nel centro della frazione, nella piazzetta principale dove di trovano le bancarelle e, subito dietro, delle panchine ricavate dal parapetto del corso d’acqua che attraversa il centro abitato.
La Gav ha subito questa aggressione nel corso dei normali controlli sul rispetto delle ordinanze comunali per quanto riguarda soprattutto l’ambiente, la conduzione di animali e il corretto smaltimento dei rifiuti, cui si sono aggiunte quelle relative all’emergenza sanitaria e quindi sul corretto uso delle mascherine e sul distanziamento.
Il volontario si era infatti avvicinato a un gruppo di persone riunite in questo spazio, chiedendo a una di esse, priva della mascherina, di indossarla come previsto da una ordinanza firmata mesi fa dal sindaco Oreste Giurlani. L’uomo ha risposto che non poteva farlo perché non l’aveva e allora la Guardia Volontaria è entrata nel vicino bar per chiederne una. Dopo averla consegnata all’uomo, al suo rifiuto, mentre comunicava quello che stava succedendo alla polizia municipale perché intervenisse, è stato colpito da dietro, alla schiena, tanto da costringerlo a farsi visitare al pronto soccorso dell’ospedale SS Cosma e Damiano di Pescia.
Il volontario stenderà la sua relazione alla polizia municipale di Pescia che coordina e sovrintende questo importante servizio reso dalle Gav e si procederà alla denuncia.
“Mentre manifestiamo indignazione e sgomento per questa aggressione, che condanniamo in modo assoluto come ogni altro atto di violenza – dice il sindaco facente funzioni Guja Guidi- , dobbiamo ringraziare queste persone che a titolo di volontariato si adoperano per il territorio. Ecco perché questo atto violento è ancora più insopportabile, perché rivolto a un volontario che, per il bene di tutti, ha semplicemente invitato alcune persone a rispettare le minime condizioni igienico-sanitarie vigenti in questi tempi di pandemia. Giusto quindi denunciare queste persone in modo che le forze dell’ordine possano fare piena luce sull’accaduto”.