Asili nido, al via un percorso per migliorare l'organizzazione dei servizi educativi
Prendersi cura di chi si prende cura delle bambine e dei bambini e delle famiglie: la qualità dei servizi per l’infanzia passa senz’altro anche da qui. La Regione Toscana ha promosso, nell’ambito delle attività del Centro regionale di documentazione e analisi per l’infanzia e l’adolescenza presso l’Istituto degli Innocenti, un percorso che ha previsto il coinvolgimento dei Coordinamenti Zonali Infanzia afferenti alle trentacinque Conferenze dell’Educazione e dell’Istruzione toscane, con la finalità di individuare strategie e strumenti per la progettazione di una buona organizzazione dei servizi educativi e per la creazione di condizioni favorevoli allo sviluppo di relazioni positive.
Questo processo di condivisione e riflessione ha rappresentato una risposta - che la Regione Toscana ha voluto offrire - anche nell’ottica di prevenire i casi di burnout del personale educativo (seppur rarissimi) che si sono verificati all’interno di servizi educativi per la prima infanzia e che hanno condotto a gravi episodi di maltrattamento all’interno delle strutture.
Il percorso realizzato nasce a partire dalla convinzione che esista un profondo legame tra la qualità della condizione (personale e di gruppo) di chi opera in campo educativo e di chi beneficia del servizio, ovvero in primis le bambine e i bambini, le famiglie e gli enti. Il benessere degli adulti rappresenta un primo passo verso un ben-essere e ben-stare dei principali protagonisti di questi contesti educativi. Il tema deve essere oggetto di una costante attenzione a partire dalle preziose indicazioni di tutti gli attori che operano nel sistema 0-3.
“La governance territoriale ha una funzione determinante nella realizzazione delle politiche educative toscane, nella qualificazione delle esperienze rivolte non solo al benessere delle bambine, dei bambini e delle famiglie ma, come afferma l’Assessora Alessandra Nardini, anche alla crescita professionale di chi opera nei servizi quotidianamente. La formazione e le funzioni di coordinamento costituiscono pratiche che accompagnano positivamente e rafforzano in modo efficace competenze e consapevolezze professionali, in una prospettiva lifelong learning.”
Secondo la ricerca realizzata e riportata nel rapporto che verrà presentato nell’ambito del seminario del 18 febbraio, tre sono i livelli da tenere ben presenti quando si parla di migliorare la vita lavorativa del personale educativo: l’organizzazione del lavoro, fatta da turni, riconoscimenti del merito, compensi; la relazione tra gli adulti, ovvero tra i colleghi e tra il personale educativo e le famiglie; la relazione con il territorio ovvero con gli enti locali, con le associazioni, con le Asl.
Si ricorda che il seminario è aperto e non occorre iscrizione. Per partecipare si può accedere con il seguente link: https://zoom.us/webinar/register/WN_n_mBcECOS8CS2mOXxF1npQ
Fonte: Regione Toscana