Vaccini, Confindustria Toscana: “Imprese a disposizione per somministrare vaccino in azienda a lavoratori”
Le imprese toscane si offrono per la somministrazione del vaccino ai propri dipendenti e collaboratori, attraverso il medico competente e dentro i propri spazi aziendali, in locali riservati e resi idonei allo scopo.
“Vaccinando in azienda dipendenti e collaboratori contribuiremo a velocizzare la messa in sicurezza di tutta la popolazione, rendendo così, non solo un utile servizio alla comunità, ma contribuendo anche a migliorare la competitività economica toscana”.
A proporlo è il presidente di Confindustria Toscana Maurizio Bigazzi, che nei giorni scorsi ha scritto una lettera al presidente della Regione Toscana, in cui ha esplicitato la disponibilità delle imprese toscane di Confindustria e oggi rinnova l’offerta.
L’iniziativa da intraprendere “naturalmente nelle fasi del piano vaccinale successive a quella attuale” che sta prevedendo la vaccinazione delle categorie più a rischio; sarebbe “una iniziativa realizzabile senza alcun costo per il sistema sanitario”, sottolinea Bigazzi e che, anzi, contribuirebbe ad abbreviare i tempi della campagna vaccinale.
“Il tempo infatti è un fattore determinante per uscire dall'emergenza sanitaria ed economica. E come ho più volte ricordato - aggiunge ancora Bigazzi - la via d’uscita si fonda su due pilastri: vaccini e terapie. Per i primi bisogna andare avanti con una distribuzione veloce e capillare; per le seconde, poiché la cura è altrettanto importante quanto i vaccini, dobbiamo continuare a sostenere la ricerca sulle monoclonali, dove la nostra regione esprime un’eccellenza a livello mondiale”.
Le imprese toscane, che hanno dimostrato sempre massima cura nel tutelare i propri collaboratori dalla diffusione del contagio sul luogo di lavoro, sono pronte a rendersi partecipi nella vaccinazione, perché accelerare al massimo la somministrazione diventa strategico anche per la ripresa economica toscana. Per alcuni settori chiave della nostra economia, lo sarà ancora di più; ad esempio per il farmaceutico (con i suoi informatori scientifici del farmaco), ma anche per la filiera dei dispositivi medici e per l’alimentare. E sarà fondamentale anche per tutte quelle imprese che, per le limitazioni agli spostamenti imposti dalla pandemia, stanno incontrando non poche difficoltà nel garantire l’assistenza diretta all’estero sui loro prodotti e rischiano quindi di subire duri attacchi da parte dei competitor mondiali.
“Regione Toscana sta lavorando con grande impegno per garantire il completamento della campagna vaccinale nei tempi più brevi possibili” conclude ancora Bigazzi, “e sappiamo che la decisione di avere le aziende al suo fianco, non dipende solo dal Governo regionale, ma siamo disponibili a metterci al lavoro con le Asl e i medici delle aziende, per verificarne tempistiche e fattibilità”.
Fonte: Confindustria Firenze