Mps: nel 2020 perdita di 1,69 miliardi
Il cda del Monte dei Paschi di Siena Mps ha approvato i risultati preliminari al 31 dicembre 2020. Questi i punti fondamentali
- Risultato operativo lordo a 714 milioni di euro, sostenuto dal contributo delle commissioni in ripresa dopo il periodo di lockdown e da costi operativi in ulteriore riduzione
- Risultato operativo netto negativo per 39 milioni di euro, inclusivo di 348 milioni di euro di rettifiche addizionali su crediti legate allo scenario covid
- Risultato netto di esercizio (-1.689 milioni di euro) impattato da componenti non operative (-1.305 milioni di euro), principalmente legate ad accantonamenti per rischi e oneri, e dalla revisione del valore delle dta (circa 340 milioni di euro)
- Forte impegno al sostegno dell’economia nel contesto macroeconomico caratterizzato dalla pandemia: applicate iniziative di supporto finanziario per circa 23 miliardi di euro
- Positiva la dinamica commerciale: flussi di wealth management stabili a/a nonostante i lockdown e raccolta diretta commerciale (conti correnti + depositi a tempo) cresciuta di oltre 11 miliardi di euro nel corso del 2020 (+17% a/a)
- Completata l’operazione di derisking “hydra”: gross npe ratio al 4,3% (rispetto al 12,4% del 2019), ovvero 3,4% in base alla nuova definizione eba1
- Coefficienti patrimoniali post “hydra” sostenuti da azioni di capital Management: Transitional cet1 ratio: 12,1% (vs. 8,7% srep 2021 overall capital Requirement) Transitional total capital: 15,7% (vs. 13,4% srep 2021 overall capital Requirement)
In significativo miglioramento la posizione di liquidita’: counterbalancing a 33 miliardi di euro (+8 miliardi a/a) Loan/deposit ratio <80%, vs. 85% nel 2019
Risultato operativo lordo a 714 milioni di euro:
- margine di interesse a 1.291 milioni di euro (-14% a/a). In aggiunta al mutato scenario dei tassi, la diminuzione del margine di interesse è in buona parte legata alle azioni implementate per rispettare alcuni dei commitment previsti dal Piano di Ristrutturazione (cessione di portafogli UTP, ritorno della Banca sul mercato delle obbligazioni subordinate, vendita della controllata BMP Belgio S.A.), mentre il margine beneficia degli effetti legati all’accesso alle aste TLTRO3 (esposizione totale di 24 mld di euro)
- commissioni a 1.430 milioni di euro, in flessione su base annuale (-1,3%) per il ridotto collocamento di prodotti di terzi di credito al consumo e la riduzione delle commissioni da servizi che hanno risentito della minore operatività della clientela conseguente all’emergenza Covid-19. Le commissioni nette hanno rappresentato il 50% dei ricavi ed il 53% dei ricavi “core”
- altri ricavi della gestione finanziaria2, pari a 197 milioni di euro, rispetto a 333 milioni di euro del 2019 che, tra gli altri, includevano i benefici legati alla rivalutazione dei titoli iscritti nell’attivo rivenienti dalle operazioni di ristrutturazione del debito Sorgenia e Tirreno Power (+155 milioni di euro) e il costo relativo all’esercizio del diritto di recesso dal contratto stipulato con Juliet (-49 milioni di euro circa)
- oneri operativi a 2.204 milioni di euro, in flessione del 3,7% a/a, in seguito alla riduzione di organico medio (con ulteriori benefici attesi a partire dal primo trimestre 2021) e alle operazioni di saving poste in essere dalla Banca
- Costo del credito clientela pari a 748 milioni di euro, inclusivo di 348 milioni di euro circa di incremento di rettifiche derivanti dal mutato scenario macroeconomico delineatosi con il diffondersi della pandemia COVID-19
- tasso di provisioning a 90 punti base (48 punti base al netto delle rettifiche addizionali)
- non incluso nel costo del credito, circa 0,9 miliardi di euro di riduzione di patrimonio netto in seguito alla scissione di crediti non-performing a favore di AMCO
- Risultato operativo netto nell’anno pari a -39 milioni di euro. Escludendo le rettifiche addizionali legate allo scenario COVID, risultato operativo netto positivo per circa 300 milioni di euro
- Componenti non operative negative per 1.305 milioni di euro inclusive, tra l’altro, di 984 milioni di euro di accantonamenti a fondi rischi e oneri e 154 milioni di euro di oneri di ristrutturazione legati a Hydra e all’esodo del personale avvenuto nel 4Q20
RISULTATI DEL QUARTO TRIMESTRE 2020
Risultato operativo lordo a 144 milioni di euro, in diminuzione del 29% t/t:
- margine di interesse a 312 milioni di euro, con una sostanziale tenuta della componente commerciale, ma negativamente impattato dalle operazioni di derisking Hydra (inclusa la collegata emissione di bond subordinati) e dal costo della liquidità in eccesso detenuta presso banche centrali, anche a fronte della significativa crescita della raccolta da clientela commissioni pari a 380 milioni di euro – miglior trimestre degli ultimi due anni – in crescita del 7% t/t con il positivo andamento del continuing e ripresa delle commissioni sul credito
- altri ricavi della gestione finanziaria3 pari a 25 milioni di euro, principalmente per il contributo dalla partnership con AXA-MPS nella Bancassurance
- costi operativi a 573 milioni di euro in crescita del 5,2% t/t, per effetto della tipica accelerazione di fine anno e di componenti non ricorrenti, ma in calo del 3,5% rispetto al quarto trimestre 2019
- Risultato operativo netto a 18 milioni di euro, nonostante rettifiche su crediti non ordinarie legate allo scenario Covid pari a 48 milioni di euro.
Fonte: Monte dei Paschi di Siena