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Sequestrata villa a Reggello, acquistata con denaro sporco riciclato

concorso guardia di finanza

Una villa di quattordici vani con piscina è stata sequestrata a Reggello. Era stata acquistata coi proventi di una frode commercio e di una bancarotta fraudolenta patrimoniale, nonché di un riciclaggio tramite una società del Principato di Monaco. La guardia di finanza è entrata in azione nelle ultime ore e ha messo i sigilli alla dimora.

L'indagine è partita tempo addietro. Protagonista un uomo residente nell'Aretino ma di origini calabresi, che prima del 2010 ha venduto in tutta la Toscana un'aspirapolvere come apparecchio elettromedicale pur non avendo le autorizzazioni. Nel 2013 è stato condannato per frode in commercio, poi confermata in appello nel 2018.

L'uomo nel frattempo aveva comprato la villa a un prezzo dichiarato di 233mila euro, più 400mila euro in contanti. La casa era stata intestata alla madre. Per nascondere la provenienza del denaro, l'uomo ha fatto cedere la villa prima a una donna che ne aveva progettato e diretto i lavori di ristrutturazione e, pochi mesi dopo, a una società immobiliare del Principato di Monaco amministrata da un inglese domiciliato a Montecarlo.

Dopo indagini, le fiamme gialle hanno scoperto che la titolarità della villa era dell'uomo di origini calabrese. La Procura della Repubblica fiorentina ha richiesto e ottenuto il sequestro ritenendola acquistata con i proventi della frode in commercio. I fondi erano stati presi dalle casse della società attraverso la bancarotta fraudolenta patrimoniale, poi oggetto di riciclaggio internazionale.

Contestualmente è stato notificato un avviso di garanzia per bancarotta fraudolenta patrimoniale e riciclaggio a sei soggetti, tra cui il consulente contabile e la direttrice dei lavori di ristrutturazione della villa.

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