Riproduzione opere d'arte e diritto autore, seminario online
E’ lecito riprodurre le opere d’arte su oggetti, profili social, opere divulgative o scientifiche, presentazioni in conferenze e lezioni? Dai papiri egizi ai disegni di Leonardo, dal Colosseo ai dipinti di Van Gogh, c’è un importante patrimonio di opere dell’ingegno umano divenuto oramai di pubblico dominio e la cui riproduzione, anche di fotografie che li ritraggono, avviene in modo disinvolto. Su questi temi intende aprire un confronto il seminario online di mercoledì 10 febbraio alle ore 9.00 intitolato “La riproduzione di opere delle arti visive di dominio pubblico e l’attuazione della direttiva europea sul diritto d’autore nel mercato unico digitale”, organizzato nell’ambito del progetto internazionale “reCreating Europe”, di cui è capofila la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa.
Il seminario è promosso dalla Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Trento in collaborazione con l’Associazione italiana per la promozione della scienza aperta (Aisa), Creative Commons – Capitolo Italiano e Wikimedia Italia (Associazione per la diffusione della conoscenza libera), e si tiene mercoledì 10 febbraio a partire dalle 9.00 sulla piattaforma online aperta Garr (la rete italiana dedicata alla comunità dell'istruzione, della ricerca e della cultura). Con accademici si confrontano l’onorevole Gianluca Vacca, membro della VII Commissione (Cultura, Scienza, Istruzione) della Camera dei Deputati; Iolanda Pensa, presidente di Wikimedia Italia – Associazione per la diffusione della conoscenza libera; Christian Greco, direttore del Museo Egizio di Torino.
Il quadro normativo in Europa e in Italia è complesso e frammentato, sia sul piano del diritto d’autore sia su quello della tutela del patrimonio culturale. La possibilità di fotografare e riprendere opere culturali e artistiche di pubblico dominio – ossia non più coperte da diritto d’autore - e poi di condividerne e pubblicarne le immagini da parte di utenti e persone comuni è soggetta a numerose restrizioni. Una questione che spesso fa discutere e apre contenziosi.
Le più recenti riforme in materia di diritto d’autore europeo (Dir. 2019/790/UE) provano a fare un passo in avanti per garantire la libera riproducibilità. L’Italia si appresta ora a dare attuazione legislativa alla Direttiva, e nel dibattito sulla direzione che la riforma dovrà prendere si inserisce il seminario di mercoledì 10 febbraio. In apertura, la relazione di Caterina Sganga, docente di Diritto privato comparato all’Istituto Dirpolis (Diritto, Politica, Sviluppo) della Scuola Superiore Sant’Anna e coordinatrice del progetto “reCreating Europe”, si soffermerà su “L’evoluzione di eccezioni e limitazioni per tutela ed accesso al patrimonio culturale nel diritto d’autore europeo: nuove soluzioni, nuovi problemi?”.
“Il governo italiano – spiega Caterina Sganga - dovrà presto decidere come dare seguito alle riforme europee in materia di diritto d’autore nel mercato unico digitale. E’ un momento di scelte fondamentali che avranno un impatto di lungo periodo sul modo in cui beni e servizi culturali e creativi sono prodotti e circolano, sui gradi di libertà e di accesso ad informazione e cultura digitali e, più in generale, sulla libertà di internet. “reCreating Europe” e i gruppi di ricerca di Scuola Superiore Sant’Anna e Università di Trento ritengono essenziale stimolare un dibattito quanto più aperto e di impatto su queste tematiche, che dia voce a tutte le categorie interessate, informi il pubblico e sia allo stesso tempo utile alla politica, perché le scelte legislative siano ben ponderate e fondate su dati solidi e validati”.
Il progetto “reCreating Europe”, in corso dal gennaio 2020, si avvia a scrivere una nuova pagina in materia di copyright digitale, accesso alla conoscenza e incentivo alla creatività. Un team dell’Istituto Dirpolis (Diritto, Politica e Sviluppo) della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, coordinato da Caterina Sganga, e dell’Istituto di Economia della Scuola Superiore Sant’Anna è capofila di questo progetto che ha ottenuto un finanziamento di tre milioni di euro nell’ambito del programma europeo Horizon 2020, e che coinvolge dieci fra i migliori centri universitari europei del settore. L’obiettivo di reCreating Europe è proporre riforme normative e di policy per una Europa culturalmente accessibile, creativa e diversificata, attraverso la creazione di un sistema di norme sostenibili ed in grado di favorire e non ostacolare la crescente democratizzazione dell’accessibilità e della creazione di contenuti dovuta alle nuove tecnologie. Con il suo approccio multidisciplinare, reCreating Europe punta quindi a fornire contributi, dati e metodi innovativi che assistano il legislatore nel colmare lacune e migliorare il tessuto normativo esistente, sfruttando al meglio le potenzialità che la digitalizzazione offre per produzione, distribuzione e consumo di beni e servizi culturali e creativi diversificati.
Di seguito il link per collegarsi all’incontro: https://blue.meet.garr.it/b/mar-fbs-ecs-bch .
Fonte: Comune di Pisa - Ufficio stampa