Il Comune di Pistoia aderisce al Sistema Museale Pistoiese
Il consiglio comunale, ieri lunedì 8 febbraio, ha approvato all'unanimità la costituzione e l'adesione del Comune di Pistoia al Sistema Museale Pistoiese. Intanto gli altri enti - Provincia di Pistoia, Pistoia Eventi Culturali della Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia, Comune di Pescia e l'Associazione Museo della Carta di Pescia Onlus – stanno provvedendo a formalizzare i rispettivi atti. Tra gli obiettivi del Sistema Museale Pistoiese figurano la valorizzazione e la promozione dei musei aderenti, il miglioramento dei servizi, un'offerta culturale, progetti e comunicazione coordinati, l'incremento delle attività didattiche, lo scambio di dati e informazioni da divulgare, la realizzazione di banche dati informatiche.
I cinque soggetti che aderiscono al sistema museale portano in dotazione undici musei: per il Comune di Pistoia il Museo Civico d'Arte Antica, il Museo del Novecento e del Contemporaneo di Palazzo Fabroni, il Museo dello Spedale del Ceppo, la Casa Studio Fernando Melani; per il Comune di Pescia il Museo Civico e la Gipsoteca “Libero Andreotti”; per la Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia il Museo dell'Antico Palazzo dei Vescovi di Pistoia, la Collezione permanente del Palazzo De' Rossi, Palazzo Buontalenti, la chiesa di San Salvatore di Pistoia; per l'Associazione Museo della Carta di Pescia onlus il Museo della Carta di Pescia.
Ogni ente resta proprietario dei propri musei.
Il provvedimento è stato presentato dall'assessore alle attività e istituti culturali Margherita Semplici.
«La nostra è l'unica realtà a livello regionale che non ha un sistema museale – ha spiegato Semplici – strumento molto importante per partecipare a bandi regionali per ottenere finanziamenti e per realizzare progetti specifici. La delibera prevede la sottoscrizione della convenzione e l'approvazione del regolamento dei musei. Questo passaggio consentirà al neonato sistema museale di partecipare a bandi specifici e ai soggetti aderenti di avviare un percorso di accreditamento per avere contributi annuali di circa 15.000 euro per ogni museo accreditato. Al momento il Museo Civico d'arte antica è il solo accreditato, mentre per Palazzo Fabroni il procedimento è in corso. Oggi è necessario dare vita al sistema museale secondo quanto previsto dalla legge regionale per poter presentare progetti in modo coordinato. Per il consiglio comunale questo è l'inizio di un percorso che ci consente di cogliere importanti opportunità e benefici».
Dopo l'intervento dell'assessore Margherita Semplici sono intervenuti i consiglieri comunali tra i quali Gabriele Sgueglia (Fratelli d'Italia), Walter Tripi (PD), Jacopo Bojola (Forza Italia – Centristi per l'Europa), Tina Nuti (Pistoia Spirito libero), Benedetta Menichelli (Pistoia Concreta) e Gabriele Gori (Gruppo Autonomo).
«Oggi (ieri ndr) il consiglio comunale – ha detto Gabriele Sgueglia di Fratelli d'Italia - ha approvato l’adesione del Comune di Pistoia al sistema museale della Provincia di Pistoia, costituito grazie al lavoro dell’amministrazione Tomasi per intercettare i fondi regionali ed europei utili a finanziare il rilancio del comparto culturale e turistico del territorio. In tutte le altre province della Toscana esisteva già da decenni e nella nostra se ne parlava da ventidue anni senza successo: noi, finalmente, l’abbiamo realizzato!».
«La costituzione del Sistema Museale è di per sé un elemento obbligatorio al fine di ottenere fondi – ha detto Walter Tripi del Partito Democratico -, ma ci sono vari modi per affrontare i passaggi necessari come questo. Come al solito, l'amministrazione Tomasi lo affronta senza idee, come un puro passaggio formale. Nella creazione di questo Sistema, il nostro Comune avrebbe dovuto fare da autentico capofila, da centro di una rete di realtà private ed enti pubblici volto a valorizzare il nostro territorio su un asset, quello della Cultura, in cui abbiamo molto da raccontare. Purtroppo l'atto di oggi (ieri ndr) è erroneamente vissuto come un passaggio puramente tecnico, ma senza cuore e senza politica: è lo stesso metodo con cui Tomasi ha affrontato fin da subito i temi delle politiche culturali, e non possiamo non citare in questo senso il triste percorso che ha riguardato il Museo Marino Marini».
«Il ruolo centrale del Comune di Pistoia nella costituzione del Sistema Museale Pistoiese è un aspetto indiscutibile – evidenzia Iacopo Bojola di Forza Italia – Centristi per l'Europa - che ci permette di dotare il nostro patrimonio culturale di strumenti mai adottati nella nostra Provincia, nonostante il Capoluogo sia stato Capitale Italiana della Cultura nel 2017. Sono 21 anni che attendevamo che le istituzioni locali si attivassero ed oggi è un traguardo raggiunto, sebbene sia solo un primo, anche se decisivo, passo per recuperare quel tempo perso che ci vede fanalino di coda in Toscana. La Provincia, ma senza alcun museo, la Fondazione Caript, che sta adeguando il proprio regolamento, assieme al Comune di Pescia ed al museo della Carta sono i primi soggetti ai quali presto si aggiungeranno la Diocesi ed altre istituzioni culturali. Questo è solo un punto di partenza che è stato possibile concretizzare grazie al fatto che, l’anno scorso, i Musei Civici del Comune si sono dotati dei requisiti minimi per poter essere accreditati. Speriamo di innescare la quarta, perché i ritardi sono abissali ed il personale ancora scarso, ma visto il valore culturale del nostro patrimonio, sono certo che la strada intrapresa porterà grandi frutti».
«La costituzione di un Sistema Museale Pistoiese – ha espresso Tina Nuti di Pistoia Spirito libero - può e deve essere una buona notizia per tutti a patto che il Comune di Pistoia abbia davvero interesse a svolgere in pieno il suo ruolo di coordinatore tra i soggetti pubblici e privati che ne fanno parte. Ho dato credito ed ha espresso voto favorevole a questo progetto proprio perché muove dalla competenza del professor Gherpelli che segue da tempo e con passione le politiche culturali del comune di Pistoia. Il professore è competente e presente, mentre il sindaco Tomasi appare sempre più lontano dai lavori relativi alla cultura. Ma la matassa intricata e irrisolta del museo Marini, totalmente assente negli atti proposti dalla Giunta, e le problematiche degli ex dipendenti, richiederebbero un sindaco lucido e presente».
«Vorrei ringraziare Gherpelli, Testaferrata e Lozzi – ha sottolineato Benedetta Menchelli di Pistoia Concreta - ma anche tutti coloro che fanno parte del tavolo della cultura. Due musei diocesani stanno modificando il loro regolamento e anche la Fondazione Vivarelli sta lavorando in questa direzione: infatti è proprio questo il criterio minimo per far parte di un sistema museale. Il Museo Marini, invece, non ha un regolamento. L'obiettivo del sistema museale è creare una governance del patrimonio improntata alla sostenibilità, innovazione e partecipazione. I musei che vi aderiscono hanno un’opportunità di crescita e di miglioramento e rafforzano la sinergia tra Regione, Comuni e altri Enti. La collaborazione tra musei in realtà non molto grandi è una risposta alle sfide del futuro».
«Questa è l'ennesima presa d'atto – ha chiosato Gabriele Gori del Gruppo Autonomo -. Nella commissione è stato spiegato che su questo provvedimento non si poteva intervenire, non era possibile portare alcuna idea migliorativa. Questo è un provvedimento utile e necessario per accedere a una serie di benefici e avere anche migliori rapporti e finanziamenti con la Regione Toscana. Il mio voto è favorevole, ma dispiace non sentire che da oggi inizia un percorso fatto di progetti di sviluppo della cultura per poter attrarre turisti. Faccio una proposta. Visto che il parco di Pinocchio a Collodi ma anche Pistoia Sotterranea attraggono tanti visitatori, perché non si inizia a promuovere pacchetti di visite in questi e altri luoghi, da svolgere nello stesso periodo di permanenza dei turisti, in modo da essere più attrattivi come città turistica?».
Fonte: Comune di Pistoia - Ufficio Stampa