Piano strutturale e variante Varignano, parola al M5S
Tanto tuonò che piovve. Il discusso Piano Strutturale Intercomunale è stato impugnato di fronte al Tar della Toscana. La Giunta, nell'ultimo Consiglio, non ne ha fatto parola, per legittimo imbarazzo, emergendo solo con l'intervento del M5S, nella vana speranza si glissasse su tale aspetto. Scelte determinanti per il nostro territorio finiscono in un'aula di Tribunale. Una spada di Damocle, forse la più grossa di sempre, pende indirettamente anche su Lamporecchio. Visto che, nonostante le mie richieste, non ho ricevuto in tempo utile alla seduta del Consiglio, copia del ricorso (pervenuta due giorni dopo), voglio porre gli stessi dubbi espressi in quella sede: se il PSI fosse stato impugnato proprio nella parte che riguarda la trasformazione del territorio di cui alla variante SUAP n° 147/2019, un domani, a permesso a costruire concesso e a costruzione del capannone avvenuta, ciò comporterebbe a cascata anche la compromissione dell'iter amministrativo della Variante al RU da cui l'opera dipende, con potenziali legittime richieste di risarcimento danni da parte dei richiedenti, peraltro assai importanti vista l'entità dell'intervento prospettato; qualora la ditta fosse obbligata alla demolizione del fabbricato e al ripristino dell'area, chi pagherebbe?
Il dato politico è che questa procedura doveva avere presupposti di collocazione del capannone in altre aree, non in una zona agricola di pregio ambientale; non sono, così, anche alla luce di questi fatti, mere congetture di associazioni, di Consiglieri d'opposizione o di privati che hanno sollevato specifiche osservazioni tecniche al PSI. Tenendo conto di ciò il nostro Comune avrebbe forse evitato indirettamente il ricorso alla magistratura da parte di terzi, senza contare che ciò avrebbe forse permesso un più tempestivo inizio dei lavori alla ditta (l'iter è iniziato a gennaio 2018)?
Il Sindaco, in Consiglio, per l'ennesima volta, non è entrato nel merito delle questioni, cercando invece di spostare l'attenzione su una sorta di strumentale referendum sull'azienda coinvolta, niente di più sbagliato. La scelta ricade solo su chi questa strada di intervento l'ha sostenuta; inutile perorare la causa dei voti favorevoli. La Giunta Torrigiani ha sì perso consiglieri per strada ma ha comunque i numeri minimi per approvare ciò che ritiene opportuno.
Stupisce sentire l'Assessore Bochicchio affermare che non ci compete discutere sul ricorso al Tar e sui presupposti dello stesso (affermando, con grande disprezzo per il ruolo di certi consiglieri, fatti passare quasi per improvvisati, che si diventa altrimenti come coloro che vogliono essere CT della Nazionale in tempo di mondiali, affermazione seguita alla mia discussione dettagliata sul fatto). Siamo all'assurdo: se non compete al Consiglio discutere di un ricorso al TAR sul PSI che è stato approvato (con i vostri voti) dal Consiglio stesso, a chi dovrebbe competere? Per quanto a mia conoscenza al giorno del Consiglio, caro Assessore, potrebbe cadere proprio sui presupposti della Variante SUAP al RU, sul procedimento, piuttosto che sul merito delle Osservazioni al PSI oppure no? Ci compete fare domande e competerebbe a voi dare risposte! Invece che inopportune ed offensive battute avrei preferito avere chiarimenti, da lei, dal Sindaco o da qualche tecnico del Comune oltre che delucidazioni sulle mie osservazioni alle vostre Controdeduzioni. "Sfido", utilizzando un termine caro al Primo Cittadino, visto che la registrazione è pubblica, a verificare se ci sono stati. Si ribadisce: legittima è l'iniziativa della Sel ma non è condivisibile il modus operandi dell'Amministrazione, secondo quanto sopra esposto, da qui la contrarietà. Il provvedimento è legato ad un PSI (cui ho votato NO un anno fa) che ora è sotto la lente di ingrandimento della giustizia amministrativa e che, in caso di Appello, potrebbe finire persino al Consiglio di Stato a Roma.
Dubbi, oggi, confermati dall'esito dell'accesso agli atti.
Luca Parlanti, Consigliere Comunale M5S Lamporecchio