Centro di ricerca sulle energie rinnovabili e i biocarburanti, il progetto a Pontassieve
Accordo di programma nel segno dell’economia circolare: o meglio della bio-economia, come puntualizza l’assessore alle attività produttive della Toscana Leonardo Marras. A Pontassieve, nel territorio metropolitano fiorentino che guarda verso Arezzo, troverà casa un centro di ricerca e di sviluppo specializzato in energie rinnovabili e biocarburanti, parte di un polo scientifico nel settore ambientale che potrebbe nel tempo ulteriormente crescere. Nascerà nella zona industriale del capoluogo.
L’intesa, che a dicembre aveva avuto il via libera da parte della giunta regionale e che riguarda anche la costruzione dell’immobile che l’ospiterà, è stata firmata stamani dal presidente della Toscana Eugenio Giani e dalla sindaca Monica Marini.
“Si tratta di un atto molto importante - commenta il presidente Giani durante la conferenza stampa in palazzo comunale – Non a caso tutti i sindaci della Val di Sieve e del Valdarno superiore fiorentino erano qui stamani. Gli effetti che ci auguriamo che l’investimento possa avere, in termini di sviluppo e innovazione e di creazione di opportunità di lavoro, supereranno infatti i confini comunali di Pontassieve”.
Ricerca e innovazione sono da sempre volano dello sviluppo economico e le nuove frontiere ‘green’ assolutamente da presidiare. “Il sistema del trasferimento tecnologico toscano si arricchisce di un nuovo importante elemento da questo punto di vista – aggiunge l’assessore Marras - Qui si lavorerà alla bioeconomia, ovvero all’integrazione dell’uso delle risorse agricole ed agroforestali con tutto il resto dell’economia, e ai margini della città metropolitana questo sarà un luogo strategico e prezioso per lo sviluppo del territorio”.
L’obiettivo è concludere i lavori entro la fine dell’anno. La Regione Toscana contribuirà alla spesa con 900 mila euro ed anticiperà pure i soldi per la stesura del progetto esecutivo. Fondazione Cr di Firenze coprirà con 75 mila euro quel che rimane da finanziare. Il Comune aveva acquistato in precedenza l’area con 483 mila euro e realizzerà con risorse proprie le opere di urbanizzazione.
L’edificio è stato progettato nel rispetto dell’energia sostenibile e per i ridurre i consumi energetici ed ospiterà gli uffici, il laboratorio chimico-analitico e l’area sperimentale: all’esterno un ulteriore spazio per prove. In tutto sono 500 metri quadrati al piano terra ed altri 300 di tettoia, a cui si aggiungono oltre a 400 metri al primo piano.
“Un simile investimento ci consentirà finalmente di mettere un mattone fondamentale per la crescita non solo di Pontassieve, ma di tutta l’area del sud est fiorentino” commenta la sindaca di Pontassieve Monica Marini, presente alla firma con gli assessori all’ambiente Carlo Boni e alle attività produttive Filippo Pratesi. “La strategia che ci siamo dati – aggiunge - è quella di far crescere il nostro tessuto produttivo ed economico, puntando su un’economia circolare che guarda alla chiusura delle filiere. E per questo non si può prescindere dalla ricerca”.
A sottolineare la valenza strategica dell’accordo per lo sviluppo anche dei territori vicini, erano presenti stamani tanti sindaci dell’area sud est di Firenze: da Bagno a Ripoli a Fiesole, da Figline Incisa a Rignano sull’Arno, da Londa a Pelago, Reggello, Rufina e San Godenzo. Sono intervenuti anche rappresentanti delle categorie economiche e delle parti social
Fonte: Regione Toscana - ufficio stampa