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Uffizi diffusi in 100 sedi: il cuore all'Ambrogiana con centinaia di opere

(foto gonews.it)

"Almeno 60, ma anche 100 sedi" per gli 'Uffizi diffusi'; partenza ufficiale del grande progetto di diffusione dell'arte sul territorio toscano e non solo messo in cantiere dal celebre museo fiorentino "entro tre mesi".

Queste le novità delle quali ha parlato il direttore delle Gallerie degli Uffizi Eike Schmidt durante un'audizione in Commissione cultura del Consiglio regionale della Toscana. "Per gli Uffizi diffusi dovrebbero esserci almeno 60 sedi ma io ne vorrei anche 100 - ha detto il direttore ai consiglieri - naturalmente non si potrà fare tutto in un anno, ci vorrà più tempo". Schmidt ha spiegato che il cuore dell'operazione sarà "la villa medicea Ambrogiana di Montelupo fiorentino, dove porteremo centinaia di opere d'arte, che del resto non faranno altro che tornare a casa, perchè proprio lì erano accolte nel Seicento". Proprio in riferimento alla Villa ed al progetto della sua rinascita come scrigno d'arte, il direttore degli Uffizi ha chiesto "collaborazione agli enti dello Stato per il restauro architettonico di questo bene: senza dubbio, una delle ville storiche più belle e più importanti al mondo".

"Spero di annunciare ufficialmente la partenza del progetto Uffizi diffusi entro tre mesi", ha poi aggiunto. Alla base del piano, ha infine spiegato, "vi è il concetto secondo cui "non è giustificabile nè eticamente corretto tenere le opere chiuse nei depositi. Così come il vino non è fatto per essere messo in cantina ma per essere bevuto, così le opere d'arte non sono fatte per stare in deposito, ma per essere ammirate, bevute con gli occhi. Noi non siamo per l'art pour l'art ma siamo per l'art pour l'homme et la femme. E l'arte non può vivere solo di grandi centri espositivi: serve anche quello, ma occorre dotarsi di una prospettiva policentrica di arte distribuita il più possibile sul territorio, e, ove possibile, nei luoghi dove e per i quali è nata. Agli Uffizi abbiamo già oltre 3000 opere esposte, ce ne saranno altre ancora ma va bene così. Gli Uffizi diffusi invece servono per portare quasi a casa delle persone opere d'arte che attualmente non può vedere nessuno".

Il primo cittadino di Montelupo Fiorentino, Paolo Masetti: "Quello che sta accadendo intorno alla Villa Medicea dell’Ambrogiana è qualcosina di insperato fino a poco tempo fa. Quel luogo così denso di significato, dalla storia decisamente particolare, le cui tracce sono leggibili in tutta la struttura ha davvero le potenzialità di trovare una nuova vita, un nuovo splendore.Oggi ancora una volta Eike Shmidt lo ha individuato con il cuore degli Uffizi Diffusi, qui potranno tornare a casa centinaia di opere, le sale e i corridoi della villa si riempiranno di nuovo di bellezza. Un progetto che da Montelupo si dirama in tutto l’Empolese Valdelsa e costituisce una potenziale ricchezza per tutti".

Fonte: Ufficio stampa

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