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Camera di commercio di Firenze, altri interventi per 1.6 milioni

Leonardo Bassilichi

La Giunta della Camera di commercio di Firenze, presieduta da Leonardo Bassilichi, in continuità con le misure adottate lo scorso anno, ha varato un’altra serie d’interventi a favore dell’economia messa a dura prova dall’emergenza covid.

La dote di questa prima tranche di risorse per il 2021 è di 1,6 milioni e riguarda tre filoni d’intervento: la digitalizzazione delle imprese, la sanificazione e messa in sicurezza dei luoghi di lavoro, e il sostegno alla crescita internazionale delle aziende.

Il governo della Camera ha anche prorogato a tutto il 2021 la gratuità del servizio di mediazione sugli affitti commerciali, uno strumento che si sta dimostrando particolarmente efficace con una percentuale del 75% di esiti positivi delle mediazioni svolte (una quarantina) e una riduzione sensibile dei canoni per le attività coinvolte nei lockdown di questi mesi. Sono stati inoltre confermati tutti servizi ad alto valore aggiunto, tra cui ExportHub per accompagnare le imprese sui mercati più dinamici; la task force per accedere ai finanziamenti agevolati e le attività di orientamento sul digitale.

“L’impegno della Camera punta in modo particolare ad aiutare la crescita digitale delle imprese e il loro sviluppo internazionale, due requisiti fondamentali per agganciare la ripresa quando arriverà”, dice Leonardo Bassilichi, presidente della Camera di commercio di Firenze.

“A questa prima tranche di risorse, nel corso dell’anno seguiranno altri interventi mirati in un’ottica di rafforzamento del sistema economico locale. Il momento è difficile per tutti e anche i nostri bilanci risentono della situazione generale, ma continueremo a fare il possibile per confermare il ruolo della Camera come “casa delle imprese”, sia con i contributi a fondo perduto che con i servizi specialistici per la ripartenza delle attività economiche”, sottolinea Giuseppe Salvini, segretario generale della Camera di commercio di Firenze.

L’economia della Città metropolitana, secondo l’ultimo report dell’Ufficio studi della Camera di commercio, ha chiuso il 2020 con il Pil in flessione del 9,7% (circa 3,3 miliardi persi in valore assoluto). Male l’export (-18,1%) e i consumi delle famiglie (-12,1%). La stima per quest’anno è di un rimbalzo del Pil (fino a +5%) e dei consumi (+6,3%), compatibilmente con la stabilizzazione del quadro sanitario e focalizzato sul secondo semestre. Per quanto riguarda la demografia d’impresa, nel 2020 c’è stata una leggera flessione del numero d’imprese iscritte al registro della Camera (-347 unità a quota 119.337). Le nuove iscrizioni sono calate del 21,3% (da 6.348 a 4.977). Prosegue la diminuzione del numero delle imprese artigiane, a fine anno scese a 28.428 (-1%) contro le 31.650 del 2009.

Sul mercato del lavoro, nell’ultimo anno le imprese della Città Metropolitana (dati Excelsior) hanno richiesto mediamente 4mila figure professionali al mese (erano 8mila pre-covid) e, paradossalmente, è aumentata la difficoltà di reperimento dal 30 al 41% con particolare riferimento agli artigiani nei settori del legno, tessile e pelletteria, operai specializzati, tecnici della distribuzione commerciale, esperti di marketing e laureati in scienze matematiche, informatiche e fisiche.

La demografia d’impresa dice che le attività giovanili e femminili sono quelle che soffrono di più: -4,6% le aziende di giovani attive nell’ultimo anno, -0,6% quelle rosa. Segno positivo, invece, per le imprese straniere (+1,7%).

Fonte: Ufficio stampa

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