Parlamento studenti, memoria vaccino contro l'indifferenza
Seduta solenne del Parlamento degli studenti (Prst), con gli occhi fissi alle immagini di “La stella di Andra e Tati”, un film che racconta le vicissitudini di Andra e Tatiana Bucci, due bambine italiane di 4 e 6 anni, deportate nel campo di Auschwitz il 28 marzo 1943. Questo il cuore dell’incontro “Memoria e presente”, durante il quale gli ospiti intervenuti hanno parlato del dovere e della necessità di trasmettere la memoria alle giovani generazioni. E il Prst, come spiegato dalla professoressa Maria Grazia Pugliese, è un organismo istituzionale impegnato sul fronte della memoria, tanto che ha chiesto alla Giunta regionale, attraverso una apposita mozione, come ricordato dal presidente Eduardo Romagnoli, di istituire una Giornata per le scuole.
Questo pomeriggio non sono mancate le testimonianze: Alessandra Viola e Rosalba Vitellaro, la prima giornalista e sceneggiatrice del film “La stella di Andra e Tati”, la seconda regista del film, hanno raccontato come sia stato “audace”, “faticoso” ed estremamente “affascinante” raccontare la Shoah attraverso i cartoni animati, dando vita ad un prodotto, che non solo ha vinto premi, ma che soprattutto fa commuovere, è capace di trattare con delicatezza un tema estremamente complesso ed è in grado di interloquire con persone dai sei ai novanta anni. Una platea completa, per tanti input di impegno e altrettante chiavi di lettura, come specificato dalle “autrici del neorealismo attraverso i cartoni animati”, che sono riuscite nell’impresa grazie all’energia delle protagoniste.
Orlando Materassi, presidente nazionale dell’associazione nazionale ex internati (A.N.E.I.), ha parlato di un tassello di un mosaico ancora da comporre, ovvero di battaglie senza armi del secondo risorgimento italiano, augurando ai giovani parlamentari di vivere in pace e serenità, come aveva scritto il padre internato, nonostante le sofferenza e le vicissitudini trascorse. “La pace nessuno ve la regala – ha concluso Materassi – avete comunque un’arma: usate i valori della Costituzione, per garantirvi un futuro di libertà e democrazia”. Anche Matteo Mazzoni, presidente dell’Istituto storico toscano della resistenza e dell’età contemporanea, ha invitato i ragazzi ad appassionarsi alla storia, che è memoria, emozione, vita, per avere gli strumenti per capire e vivere il presente: “La memoria è essenziale per fare storia, senza memoria rischia di diventare afona; il nostro impegno è unire storia e memoria”. Sulla stessa lunghezza d’onda, la docente Silvia Pascale, che studia il tema degli internati militari, eredità ricavata da vicende familiari. Pascale ha spiegato come il trauma della deportazione ricada su figli e nipoti. Da qui un accorato invito ai giovani: “Siate staffette della memoria, studiate la storia, assimilatela, sedimentatela e contestualizzatela”.
La seduta, caratterizzata da tante domande e riflessioni dei parlamentari, si è chiusa con un appello, tipico del periodo che stiamo vivendo: “Se la memoria è il vaccino contro l’indifferenza, è importante vaccinarsi tutti”.
Fonte: Consiglio regionale della Toscana - Ufficio Stampa