Livorno 'porta di accesso' privilegiata del narcotraffico sudamericano
Il porto di Livorno "sembra essere divenuto una alternativa privilegiata, di sempre crescente importanza, rispetto ad altri porti quali Gioia Tauro e Genova, a fini di importazione dal Sudamerica di stupefacenti, soprattutto cocaina". È quanto dichiarato dal procuratore generale di Firenze, Marcello Viola, all'inaugurazione dell'anno giudiziario.
"Le attività di indagine svolte in relazione a procedimenti penali in materia di narcotraffico internazionale, di cui numerosi in corso di svolgimento, hanno confermato il quadro sostanziale già delineatosi nel corso degli anni precedenti, evidenziando che la Toscana, sia per la particolare posizione geografica che per le infrastrutture presenti (in particolare il porto di Livorno, che è uno dei primi porti italiani per merci movimentate), è spesso utilizzata come 'porta di accesso' per l'importazione di ingenti quantitativi di sostanza stupefacente da parte di gruppi criminali organizzati e costituisce un mercato assai appetibile per le organizzazioni", così Viola.