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Run for Meyer, corsa virtuale a coppie per un San Valentino di coppia

Una corsa virtuale a coppie per un San Valentino solidale. Si chiama #RunforMeyer #RunforLove ed è l’evento sportivo promosso dalla Fondazione Meyer nella giornata dedicata agli innamorati. Partecipare è semplicissimo: basta correre 9 chilometri in due. Non ci sono limiti di tempo o di orario: l’importante è che i runner che compongono la coppia percorrano 4,5 chilometri a testa. I componenti della squadra possono correre insieme oppure separati, l’unica regola da rispettare è quella di completare il chilometraggio previsto durante la giornata di San Valentino. L’iniziativa ovviamente non è aperta soltanto a fidanzati, ma anche a tutti coloro che si amano, in qualsiasi forma: amici del cuore, genitori e figli, nonni e nipoti, fratelli e sorelle.

Come iscriversi. Le iscrizioni sono aperte fino alle ore 20 di sabato 13 febbraio: è richiesta una donazione di almeno 9 euro a persona (18 euro a coppia). Con una donazione di 5 euro si potrà ricevere direttamente a casa - tramite corriere - una maglia tecnica #RUNFORMEYER #RUNFORLOVE grazie a Guess Foundation. L’evento è organizzato in collaborazione con Fulvio Massini consulenti sportivi.

Classifica e premiazioni. Come in ogni corsa, anche alla #RUNFORMEYER #RUNFORLOVE è prevista una classifica generale con relative premiazioni.

Il tempo di percorrenza della squadra sarà la sommatoria del tempo impiegato dai due runner per coprire la distanza di 4,5 chilometri a testa.

Per partecipare alla classifica sarà necessario inviare - entro le ore 20 del 14 febbraio - la screenshot/foto del tempo impiegato: i partecipanti riceveranno il link via mail il giorno prima della partenza.

Lunedì 15 febbraio saranno pubblicati i risultati ufficiali sulla pagina facebook #runformeyer e su www.fondazionemeyer.it.

Nessuna preoccupazione per la performance: oltre alla categoria dei runners più veloci, c’è anche quella dei runners più simpatici: anche in questo caso, basterà inviare entro le 20 del 14 febbraio una email a info@runformeyer.it o un whatsapp 3371518359 con una foto (meglio un video) della entusiasmante impresa. Non ci sono limiti alla fantasia: anche le corse con i vestiti da Carnevale saranno ben accette.

Le medaglie per i vincitori hanno un valore speciale perché sono state realizzate dai bambini del Meyer in occasione di un laboratorio creativo in Ludobiblio.

Questa corsa solidale contribuirà a sostenere la Play therapy, una cura speciale che cerca di restituire ai bambini e alle loro famiglie un po’ di serenità anche nel momento del ricovero. Il progetto porta al Meyer il gioco, la lettura, la musica, l’allegria dei clown e dei quattro zampe.

Tanti i progetti che aiutano i bambini a rimanere tali anche durante la malattia.

Nella Pet therapy, i protagonisti sono dei dolcissimi e professionali cagnolini che, insieme ai loro conduttori, portano allegria e gioia ai piccoli bambini ricoverati in tutto l’Ospedale. Gli amici pelosi creano intorno a loro dei momenti fatti di coccole e carezze e accendono moltissimi sorrisi nei parenti e negli operatori. Questa è la loro alta specializzazione.

I clown in corsia portano sorrisi e risate nei reparti e al Pronto soccorso: gli scherzi e le battute di questi professionisti del divertimento sono le medicine migliori per scacciare noia e paura. Le tecniche e il repertorio di questi professionisti tengono conto del luogo in cui operano, delle circostanze, delle condizioni dei bambini, coinvolgendo nel loro gioco anche genitori, visitatori e operatori dell’Ospedale, che talvolta affiancano durante procedure dolorose e complicate. Tra i luoghi più amati dai bambini, c’è senz’altro la Ludobiblio, uno spazio accogliente e colorato, aperto a tutti i piccoli sia ricoverati che di passaggio per visite o controlli. In questa stanza piena di luce e di laboratori si può giocare, prendere giochi in prestito, ricevere visite di fratellini e amici, assistere a spettacoli, partecipare a feste e a laboratori creativi.

Meyermusica propone la musica in modo originale e creativo in ogni reparto e nei luoghi collettivi dell’Ospedale, coinvolgendo bambini, genitori, operatori e visitatori, creando un ambiente sonoro accattivante e agendo in modo positivo sugli stati di tensione e di stress.

Fonte: Meyer

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