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Rapinano e minacciano famiglia a Castelfiorentino, Lega: "Non siamo più sicuri nemmeno a casa"

Questa volta siamo andati oltre il semplice “furto” che sembra ormai divenuto un imprevisto quotidiano, questa volta c’è stata una vera e propria rapina con minacce esplicite in una tranquilla serata all’ora di cena. Il messaggio è ormai inequivocabile: non siamo più sicuri neanche nelle nostre abitazioni ed è ormai retorica sottolineare che per fortuna nessuno si è fatto male, quasi una consolazione in attesa che possa accadere qualcosa di peggio, in realtà questa volta è intervenuta anche la scientifica.

La narrazione che questa amministrazione sta facendo di questo paese non regge più l’evidenza dei fatti e la linea politica che sta sostenendo ancora meno, solo nel settembre del 2018, per il breve periodo in cui la Lega è stata al governo, il Sindaco sembrava essersi risvegliato da un lungo torpore e aveva organizzato una imponente raccolta firme a sostegno della legalità con un lungo elenco di richieste politicamente condivisibili, forse sarebbe il caso di organizzarne una nuova che potremmo promuovere congiuntamente.

Va ricordato che anche sui “decreti sicurezza” che di fatto rappresentavano un primo importante segnale per arginare l’immigrazione selvaggia, perché è chiaro che quando una casa si allaga per prima cosa si chiude il rubinetto, nel gennaio 2019 i sindaci dell’Empolese si sono schierati apertamente contro senza ad oggi aver proposto alternative se non ammettere candidamente, tutte le volte che si presenta un evidente episodio di vandalismo o violenza, che non hanno armi a disposizione cercando di ridimensionare l’accaduto.

Chiaramente insufficiente, se pur apprezzabile, l’apertura della Caserma dei Carabinieri a Castelfiorentino alla luce di episodi sempre più preoccupanti, nessun piano organico per il potenziamento della sicurezza integrata, non ci sono ad oggi contratti di manutenzione per le telecamere esistenti che non sono collegate direttamente alle forze dell’ordine, quando va bene si ricorre alla visione di quelle private come avvenuto nel recente episodio dell’esplosione del petardo in Piazza Grandi, nessun contratto di vigilanza privata, troppi i bivacchi che non si riesce ad arginare essendo le forze dell’ordine impegnate adesso anche a controllare e multare i ristoratori aperti e i loro avventori.  Più volte abbiamo chiesto l’istituzione di una apposita commissione di controllo sempre respinta.

È certo che a livello locale gli strumenti sono pochi ma è altrettanto certo che gli amministratori fanno veramente poco per richiederli. Serve un cambio di passo deciso a tutti i livelli magari con un occhio più attento al piano di coordinamento del controllo del territorio perché stiamo scontando un ritardo di anni nel porre regole e sopratutto nel farle rispettare a tutela di tutte quelle famiglie che hanno diritto almeno di cenare in tranquillità e alle quali posso offrire adesso solo la mia più sentita solidarietà

Susi Giglioli
Capogruppo Lega
Castelfiorentino

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